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Il nuovo questore di Roma: «Imprevedibile la follia che ha portato alla morte di Ciro Esposito»

Oggi la rassegna stampa non può che essere dedicata a due interviste. Al nuovo questore di Roma Nicolò D’Angelo sul Corriere dello Sport e alla Gazzetta dello Sport a Marco Bogarelli, presidente di Infront Italy.

Il questore parla del 3 maggio e del prossimo Roma-Napoli e ripete quella che ormai da mesi è la linea ufficiale – ampiamente contestata, fatti e precedenti alla mano – del Viminale. «Quello che ha portato alla morte di Ciro Esposito va inquadrato come un episodio di pura follia incontrollabile, in cui uno esce con una pistola e spara nel prepartita di una gara che non interessa nemmeno la squadra per cui tifa. E il fatto scatena poi una serie di comportamenti violenti in cui predomina la logica del branco. Quella situazione, per come si è scatenata, era imprevedibile». Alla domanda: “State già pensando a Roma-Napoli? All’andata è andata bene ma…”, lui risponde così: «L’assenza di tifoseria ospite è stata decisiva. Abbiamo tempo fino ad aprile. Roma-Napoli dovrebbe tornare a essere una partita di calcio e basta». 

Per chi non lo sapesse – e passiamo alla Gazzetta – Infront Italy è la costola di un colosso mondiale che gestisce dirittitv, marketing e sponsorizzazioni. Sono loro che detengono i diritti tv della serie A (980 milioni), i diritti commerciali di Atalanta, Chievo, Genoa, Inter, Milan, Lazio, Palermo, Sampdoria, Udinese, Verona. L’intervista a Bogarelli è ampia. Alcune risposte vale la pena di riportarle. 

Parla dell’importanza degli stadi. “Con investimenti di qualche milione di euro a club, si possono rendere friendly gli stadi attuali. Oggi il tifoso a casa ha troppi vantaggi rispetto a chi segue una gara dal vivo: replay, commenti, statistiche, diretta gol. Molte società, dall’Inter al Milan alla Juve, sentono l’esigenza di allestire la sport production: è importante, ma non basta aggiungere nani e ballerine, il core business resta la partita. Se lo stadio avesse il wifi, se anziché cinque televisori ne avesse mille coordinati da una regia, lo spettatore potrebbe godersi l’arrivo dei pullman delle squadre, le interviste, gli spogliatoi, gli highlights, i replay. Bisogna far sì che la gente passi più tempo allo stadio e che consumi, come in un centro commerciale». Bogarelli sottolinea come il tasso di litigiosità in Lega sia ancora troppo elevato. Ricorda che Messi e Ronaldo hanno girato gratis un video per promuovere la Liga mentre «qui da noi e solo da noi c’è ancora il silenzio stampa». Annuncia che dal 2018 ci sarà il canale della Lega serie A e infine sulla Champions: «Non esiste che l’Italia versi 270 milioni per i diritti tv di Champions ed Europa League e abbia solo due squadre più una nella coppa più importante. Ci sono cinque Paesi, Italia compresa, che fanno sì che la Champions esista alimentando il 70% del suo fatturato».

Infine, Repubblica dedica un articolo a Buhra Yurdakul, la prima donna arbitro velata del calcio. “Ha  debuttato domenica scorsa come assistente di linea del direttore di gara Aydin durante Demirspor-Sandiklispor 2-1. Una “Buhra-cam” era stata posizionata su di lei, che quindi ha sventolato, segnalato fuorigioco e falli per diversi minuti con la quasi certezza di finire nel giro di un paio d’ore su youtube. E cosi? è stato».

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