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I parlamentari napolisti contro Renzi. Macaluso: «Ridicolo che voglia consegnare la Coppa solo alla Fiorentina»

“Ho già detto a Grasso che se vince la Fiorentina la Coppa la voglio consegnare io”. Sono queste le parole rubate al premier Matteo Renzi durante una passeggiata mattutina da palazzo Chigi a palazzo Madama che non sono piaciute ai tifosi partenopei. I quali, giustamente, si domandano: “e non ho capito, allora se vinciamo noi che fanno? Ce la mandano direttamente per posta? Oppure ce la consegna Lotti, che è pure milanista?”. Insomma, è vero che la vita è fatta di priorità e che di fronte a una stagione in chiaroscuro per un tifoso della Fiorentina la finale di Coppa Italia decisamente lo è, e però è evidente che l’eccesso di passione viola manifestato dal premier così, en plein air, ha fatto storcere il naso (per non dire altro) a parecchi. Tra questi, naturalmente, anche la nutrita truppa di tifosi del Napoli travestiti da politici e onorevoli che se finora se n’erano stati silenti, limitandosi a comprare i tagliandi per lo stadio e rimandando alla notte dell’Olimpico ogni scontro e sfottò con il premier adesso non possono che rompere gli indugi. E attaccano. Da Montecitorio arriva la cannonata di Luisa Bossa che essendo del Pd deve pure sommare il dispiacere che a maltrattare la sua squadra è il suo segretario: “Renzi ritiri subito queste dichiarazioni – dice – è il presidente di tutti, anche durante la finale di Coppa Italia, se lo ricordi!”. Poi, quando la tifosa napolista prende il sopravvento sulla componente della commissione Cultura, la Bossa confida: “Comunque, chi ce la consegna consegna, foss’anche l’usciere dell’Olimpico, basta che vinciamo”. Da Gerusalemme, dove si trova in missione per conto del Parlamento e da cui tornerà sabato a Roma per la missione all’Olimpico per conto del Ciuccio sbotta pure Gennaro Migliore, capogruppo di Sinistra e Libertà alla Camera: “Noi non gli permetteremo di toccarla – dice il Gennaro furioso – anzi, se lui non vorrà darcela ce l’andremo a prendere da soli, con le nostre mani!”. Da Palazzo Madama esprime incredulità il senatore ed ex ministro Gaetano Quagliariello, noto napolista e forse l’unico attualmente ad aver perdonato Cavani per la sua dipartita perché “le gioie che ci ha dato sono più del dispiacere”. “Ah sì? Renzi ha detto proprio così? Una ragione in più perché la Fiorentina non vinca” sibila l’ex ministro mentre sdegnato appare Emanuele Macaluso, storico esponente dell’ala migliorista del Pci nonché grande amico di Giorgio Napolitano e, ovviamente, tifoso del Napoli: “È una cosa ridicola” dice senza mezzi termini “ma in ogni caso – chiarisce – io sto con il Napoli sempre”. E speriamo sia così pure per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Almeno siamo pari e sabato sera potremo partire 0 a 0, palla al centro. Calcisticamente parlando, s’intende. Anna Trieste

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