Il taccuino di Benitez / Ho capito: Insigne non sa giocare a briscola

L’ultima volta che sono venuto in questo stadio non me la voglio ricordare. Abbiamo lasciato la prima occasione alla Lazio sbagliando ancora con gli esterni. Il punto è qui, ma non me lo sentirete dire mai. Il calcio è bugia. Higuain allunga, corre, attacca la profondità. Allunga, corre, attacca la profondità e fa gol. Ho […]

L’ultima volta che sono venuto in questo stadio non me la voglio ricordare.

Abbiamo lasciato la prima occasione alla Lazio sbagliando ancora con gli esterni. Il punto è qui, ma non me lo sentirete dire mai. Il calcio è bugia.

Higuain allunga, corre, attacca la profondità. Allunga, corre, attacca la profondità e fa gol. Ho detto tutto.

Già 1-1. Mi imporporo le guance davanti a questo autogol. Non tanto per il tocco di Behrami, quanto per l’auto-assist di tacco fatto da Britos.

Behrami ha avuto un deja-vu. Pensava di essere nel 2006 e ha fatto gol per la Lazio.

O forse si sentiva già in nazionale con Petkovic come ct.

Biglia, me lo ricordo quando ci giocavo sulla spiaggia.

Rispetto alle ultime partite il ritmo è salito. Stiamo giocando come la batteria di Phil Collins in quella canzone di Frida.

Sotto ritmo mai, sovra ritmo qualche volta. E Callejon non lo regge. Va fuori tempo.

Il campo è brutto, il controllo non è facile. Ma stiamo dimostrando personalità y carattere.

Armero, un altro pallone perso. Ha perso più palloni Armero nelle ultime tre partite che i bambini del Vomero nella Floridiana.

Vamos. Al gol del 2-1 Pandev esulta nella mia lingua.

Pezzo di merda. Ora Pandev esulta pure in esperanto.

Esultanza sobria la sua. Forse non voleva far dispiacere i vecchi tifosi.

No, questi non sono buuh razzisti ad Armero. Secondo me gli dicono yu-hù. Lo salutano con affetto visto quel che sta facendo per la Lazio.

Un altro scatto spettacolare di Higuain. Està volviendo.

Insigne non deve essere un grande compagno di briscola. Lo hanno capito tutti che quando si gratta la testa mette la palla sul secondo palo.

Abbiamo servito benissimo Higuain per fargli attaccare la profondità. Come nelle prime giornate. Prendete il gol del 3-1. Ha tirato una chianetta. Si dice in Italia chianetta?

Che se tirava questa stessa chianetta pure a Dortmund… e… ho detto tutto.

E per rispettare i lavoratori e le lavoratrici di questo Paese abbiamo voluto soffrire fino agli ultimi istanti. Coerensa.

Mertens è entrato bene in partita. Dal pressing su Ciani è nato l’assist per il quarto gol.

Abbiamo bisogno di fare 4 gol per vincere. E allora facciamoli, facciamoli sempre questi quattro gol.

Prima della partita ho parlato con Higuain. Ci sono buone spie che lo hanno raccontato ai giornalisti di Sky. Ma ho avuto un faccia a faccia anche con Pandev e con Callejon.

Non mi illudo, siamo ancora al 75 per cento. C’è molto da lavorare. Seriamente.

Il Ciuccio

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