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La misteriosa gestione dell’infortunio di Hamsik (e Zuniga)

«Sono stato curato male, sarei dovuto stare fermo tre mesi e invece ho dovuto aspettare un anno prima di tornare a giocare». L’accusa allo staff medico del Napoli è di Marco Donadel, oggetto misterioso del centrocampo azzurro e oggi calciatore del Verona. Lo sfogo lascia il tempo che trova, però ci invita a una riflessione.

Napoli negli ultimi anni è stata considerata una piazza eccellente sia per lo staff medico sia per la preparazione atletica. Lo scorso giugno, quando Mazzarri approdò all’Inter, la Gazzetta dedicò una pagina al cosiddetto mago dei muscoli, Giuseppe Pondrelli. Che poi all’ombra della Madonnina così magico non si è rivelato. Quest’anno l’Inter ha patito numerosi infortuni e uno di questi ha colpito pure Campagnaro, a lungo assente.

Anche il Napoli, però, ha dovuto fare i conti con un bel po’ di calciatori bloccati in infermeria. Ovviamente bisogna fare una distinzione tra incidenti di natura muscolare e infortuni traumatici. I risentimenti muscolari hanno riguardato Higuain e Reina: entrambi hanno sofferto il riacutizzarsi di vecchi malanni. Per il resto, Maggio, Hamsik, Zuniga e Mesto sono rimasti fuori in seguito a infortuni e/o scontri di gioco.

Eppure le dichiarazioni di Donadel non possono passare inosservate. Perché quest’anno il Napoli ha subito due lunghe assenze che forse avrebbe potuto evitare. E ci riferiamo a Zuniga e ad Hamsik. Il problema al ginocchio del colombiano è spuntato solo dopo il rinnovo del contratto. E invece, stando alle parole del professor Mariani, si trattava di una prevedibile conseguenza di un intervento al ginocchio subito sette anni fa. Una lesione che lo stesso Mariani definì non banale. Anzi il professore lo scorso 23 ottobre avanzò addirittura dubbi sulla possibilità che Zuniga potesse tornare a giocare come prima. Per fortuna pare che questi dubbi siano stati fugati ma il terzino resterà fermo fino a gennaio. Di fatto la sua assenza sarà di due mesi e mezzo.

Caso ancor più spinoso è quello di Marek Hamsik. Inspiegabile la cortina di silenzio che la società ha fatto calare sull’entità dell’infortunio. Lo slovacco ha subito due botte sullo stesso punto del piede: una in Nazionale, l’altra col Napoli. Contro il Parma, venne fatto entrare a partita in corso da Benitez che poi lo sostituì dopo dieci minuti. Da allora non ha più giocato. Si parlò di nevrite. Sono successivamente circolate voci – a questo punto più attendibili – su una microlesione a un dito del piede. Microlesione che in un primo momento sarebbe sfuggita allo staff medico del Napoli. E questo potrebbe essere uno dei motivi che hanno indotto la società a non esprimersi mai ufficialmente. In maniera miope, ovviamente. Perché la realtà è che Hamsik in campo non si è più visto. Non ci sarà nemmeno a Cagliari e non sappiamo nemmeno se rientrerà il 6 gennaio contro la Sampdoria. Nella migliore delle ipotesi, Marek rimarrà fuori un mese e mezzo. Nel corso del quale ha saltato le due gare decisive di Champions contro Borussia e Arsenal.

La gestione poco felice di due casi – Zuniga e Hamisk – può non intaccare il bilancio positivo dello staff medico guidato dal dottor Alfonso De Nicola. Restano due episodi negativi. Gestiti male anche a livello comunicativo.
Massimiliano Gallo

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