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Con questo ambiente non vinceremo mai

Una strana deriva sta contagiando il pubblico napoletano in questa stagione non ancora giunta a metà del cammino. Non mi riferisco ai fischi che hanno salutato il pareggio contro l’Udinese. Penso piuttosto al fatto che, dopo aver assistito senza particolare emozione a una gara comunque ricca di reti, dopo il pareggio gol degli ospiti le curve abbiano chiesto ai giocatori di «tirare fuori le palle» in luogo del più coinvolgente «dai ragazzi non mollate». Anche lo striscione esposto in vista di Napoli-Arsenal mi è apparso piuttosto aggressivo, come peraltro quel coro “onorateci” partito dal settore dei tifosi azzurri dopo la gara di Dortmund. È come se uno degli slogan preferiti degli ultras, “al di là del risultato”, fosse stato capovolto: non bastano il terzo posto parziale in classifica, né i 9 punti totalizzati in Champions, per consolidare il feeling fra lo stadio e la squadra.
Perché? Senza dubbio il pubblico di Napoli è competente e, come tale, si aspetta molto dalla squadra del cuore. Si illude facilmente e soprattutto da tantissimo tempo aspetta un successo vero. Ma forse su questo clima pesano altri fattori, non ultime alcune scelte impopolari di Benitez, come l’esclusione di Cannavaro annunciata prima dal procuratore del giocatore e poi dal tecnico, e il martellamento degli opinionisti che, dai salotti televisivi e radiofonici, non perdono occasione per minimizzare i successi ed enfatizzare le battute d’arresto. Ascoltarli è uno spettacolo. Alcuni sembrano aspettare solo un pareggio casalingo per insegnare calcio dalla tv, pur non avendo lasciato tracce memorabili in campo, mentre altri “commentatori” presi in prestito dalle emittenti nazionali, quando sono in trasferta sui canali locali perdono l’aplomb e si lasciano andare come se fossero sul divano di casa. Molti lo fanno solo per trovare visibilità, altri chissà. Non è una novità di quest’anno, beninteso. Anche Mazzarri si era lamentato di una città dove, parole sue, «si alza sempre l’asticella» e non si è mai veramente soddisfatti neppure dopo una vittoria. Benitez per il momento non si è fatto trascinare in questo giochino. Però quest’aria di malcontento cronico può lasciare il segno sui giocatori. Proprio quello di cui non abbiamo bisogno. Tutti vogliamo vincere, sarebbe meglio provare a fare squadra.
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