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Il Napoli non offra campo all’Udinese

Soddisfatto in qualche modo a Roma e rimborsato dalla Lazio dopo tre sconfitte consecutive, il Napoli va al primo di tre incontri casalinghi, fra campionato e Champions, e si gioca gran parte della sua stagione, cominciando da questo anticipo con l’Udinese. La squadra di Guidolin, robusta, con molte energie giovani e contropiedista micidiale, se dovesse ripetere la grande prova di Torino contro la Juve, darà filo da torcere, però sinora ha raccolto solo tre punti in trasferta su 21, una vittoria e sei sconfitte.
Rincuorato dalla goleada romana, il Napoli potrebbe farcela se risistema i congegni difensivi con i centrocampisti e gli esterni offensivi a supporto del pacchetto arretrato. E’ tutta la squadra che deve difendere (e attaccare). Si discute del modulo di Benitez (4-2-3-1, il più diffuso in Europa) e della capacità degli interpreti ad aderirvi. La strada è tracciata e così si va avanti ricordando quanto entusiasmo aveva creato all’inizio.
L’Udinese presenta due dei giocatori sui quali il Napoli avrebbe fissato la sua attenzione per il mercato di gennaio, il difensore francese Heurtaux (25 anni) e il centrocampista brasiliano Gabriel Silva (22 anni, fra i quattro baby della formazione friulana). La squadra farebbe meglio a prestare l’attenzione (massima) agli stantuffi bianconeri, il biondone serbo Basta e l’argentino Pereyra, capaci di mettere in difficoltà gli azzurri sulle corsie.
L’Udinese è formazione di corsa e di assalti improvvisi. Offrirle campo, sarebbe il suicidio. Un Napoli ben raccolto, di palleggio rapido, senza più marchiani errori tecnici e di posizionamento, può fare bottino ora che Higuain ha ripreso il suo ruolo di finalizzatore irresistibile. Debutta Reveillere (Britos squalificato, Armero a riposo) e il francese va protetto sulla fascia dove imperverserà Basta. A centrocampo occorrerà fronteggiare l’annunciata superiorità numerica dei friulani col sacrificio dei rientri di Callejon e Mertens (Insigne) e di Pandev. Ci vuole una squadra compatta, corta, decisa, senza pensare al miracolo da compiere mercoledì contro l’Arsenal che sarà un’altra storia, in qualche modo disperata.
Il Napoli si è rimesso a galla in campionato a tre lunghezze dal secondo posto. Gioca per una classifica utile a qualificarsi per la prossima Champions con 4 punti di vantaggio sugli inseguitori (l’Inter di Mazzarri fra otto giorni al San Paolo e la Fiorentina). Mancherà ancora Hamsik, più Mesto e Zuniga. Ci aspettiamo una squadra brillante che Benitez non strizza e angoscia. E, allora, muoversi e scattare.
MIMMO CARRATELLI

SERIE A – 15^ GIORNATA
Bologna-Juventus 0-2. Sabato 7: Livorno-Milan, Napoli-Udinese (20,45). Domenica 8: Roma-Fiorentina, Sampdoria-Catania, Sassuolo-Chievo, Torino-Lazio, Verona-Atalanta, Cagliari-Genoa, Inter-Parma.
CASSIFICA: Juventus 40; Roma 34; Napoli 31; Inter e Fiorentina 27; Verona 22; Genoa 19; Lazio, Milan, Parma, Atalanta 17; Torino e Udinese 16; Cagliari 15; Sassuolo 14; Chievo, Bologna, Livorno 12; Sampdoria 11; Catania 9.
Bologna e Juventus una partita in più.

CHAMPIONS LEAGUE.
Mercoledì 11: Napoli-Arsenal, Marsiglia-Borussia.
Classifica: Arsenal 12 (8-3), Borussia 9 (9-5), Napoli 9 (8-9), Marsiglia 0 (4-12).
Classifica avulsa: Borussia 6 (4, 2-0-2, 6-5); Arsenal 6 (3,2-0-1, 4-2); Napoli 3 (3, 1-0-2, 3-6). Il Napoli per qualificarsi deve battere l’Arsenal 3-0 per superarlo nella differenza reti, dato per scontato che il Borussia vinca a Marsiglia.

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