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Le frasi celebri di Benitez: «Io vengo dall’Inghilterra dove i presidenti non parlano tanto»

“Non ci sono soltanto la preparazione del match, la gestione dello spogliatoio, le giocate individuali. Il calcio è prima di tutto un’avventura di psicologia collettiva”.

“Vanno avanti sempre i più forti, oggi come ieri. Soprattutto quando c’è da giocarsi tutto in pochi minuti. Oppure ai rigori. Non penserete che battere un rigore sia facile”.

“Quando si vede il progetto, quando tutto torna, il giocatore rende di più. Fra compagni di squadra esiste una sorta di contagio. Sono messaggi del corpo, dello sguardo, non verbali. La squadra diventa forte se è attivo questo contagio”.

“L’Italia esercita un fascino minore, diciamo dimezzato, soprattutto verso se stessa, il che la porta ad essere meno competitiva”.

“A me piace insegnare, sono un po’ un professore. E sono uno che lavora tanto sul campo”.

“A me piace vincere giocando bene”.

“Preferisco il polpo alla galiziana che mi cucina mia moglie”.

“Dell’Italia mi affascina un po’ tutto, ma ho avuto il primo problema con la guida a sinistra. Non trovavo il volante”.

“Io vengo dall’Inghilterra dove i presidenti non parlano tanto. Sono un allenatore che parla di calcio”.

“Nel calcio ho imparato che una Ferrari è sempre più veloce di una Volvo”.

“È da 25 anni che lavoriamo e siamo nel calcio. E qualcosa abbiamo vinto”.

“Una squadra di calcio deve sempre restare unita, siamo come canottieri che devono vogare più forte perché mancano alcuni compagni”.

“Ho giocato tante finali. E dopo che ne hai vissuta una, aspetti quella successiva”.
(a cura de Il Ciuccio)

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