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Ma il Borussia Dortmund non potrà mai vincere la Coppa Italia

Il refrain “dalla C alla Champions” effettivamente ha fatto il suo tempo. Devono essersene accorti persino a Castel Volturno. E poi, a dirla tutta, non era nemmeno così originale visto che prima di noi c’era riuscita la Fiorentina di Della Valle, partendo dalla C2 (saltando la C1) e arrivando in Champions due volte consecutive. Prima di conoscere una crisi dovuta – anche – all’addio di Prandelli.
“Dalla C alla Champions” quindi viene per il momento accantonato (tornerà, tornerà, tranquilli). Ora il nuovo tormentone è “noi come il Borussia Dortmund”. Giustamente ieri in conferenza stampa Walter Mazzarri ha fatto notare che i gialli hanno cominciato prima, che l’allenatore Klopp è in sella da cinque anni, uno più di lui. E in un anno, si sa, quante cose si possono fare. Ora sarebbe riduttivo ricordare che il Borussia Dortmund in questi cinque anni ha vinto due scudetti, (ma che roba obsoleta i campionati nazionali), il secondo con una clamorosa rimonta; ha riempito quasi ogni domenica lo stadio da 80mila spettatori e quest’anno è approdato alle semifinali di Champions League. Semifinali. Dando quattro pere al Real di Mourinho e Cristiano Ronaldo.
Ma che vuoi che sia. Solo osservatori superficiali potrebbero appigliarsi a queste marginali differenze. Anzi, come ha sottolineato il Ciuccio, Mazzarri è stato fin troppo signore: ha evitato di ricordare che quest’anno non hanno vinto il campionato, quindi sono in calo rispetto alla stagione precedente. Mentre noi invece vantiamo un differenziale mica di ridere rispetto allo scorso campionato. E poi, a dirla tutta, il Borussia non potrà mai vincere la Coppa Italia, non potrà mai capire che cosa vuole dire alzare un trofeo che conta. Uno di quelli per cui si festeggia tutti insieme fino all’alba. Insomma, “noi come il Borussia” ma fino a un certo punto. Abbiamo ben altre ambizioni, noi.
Massimiliano Gallo

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