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Le fasce bloccate? E noi tiriamo fuori Inler, finalmente leader

La vittoria sul Pescara forse ci consegna – al netto della debolezza dell’avversario, probabilmente la squadra più scarsa delle 20 di A – la consacrazione di Gokhan Inler, l’investimento più importante, in termini economici, dopo la qualificazione in Champions dello scorso anno.
Finalmente leader del centrocampo, lo svizzero ci ha preso gusto, a tirare da fuori, e inizia a farlo con continuità e buoni risultati dopo il primo gol al Milan (favorito da Abbiati): è un segnale, credo, di ritrovata fiducia. Prima non lo ricordo calciare così spesso e così convinto verso la porta.
Il suo primo anno a Napoli è stato, diciamolo chiaramente, una mezza delusione. Solo mezza, però: chi gridava al “bidone” era chiaramente fuori strada, fuorviato forse dall’alto costo del cartellino. Eppure, nonostante l’annata non brillante, Inler aveva messo la zampata decisiva (segno di grande personalità) nei due momenti clou della nostra Champions: il gol-qualificazione a Villareal, e il gol-illusione di Stamford Bridge (vanificato poi nel finale della gara col Chelsea, come tutti ahimè ricordiamo).
Quest’anno è salito in cattedra. Sarà anche che Berhami si sposa meglio con lui, come caratteristiche, rispetto a Gargano. Ma è un dato di fatto che la squadra gioca molto più su di lui e con lui, tocca molti più palloni, e arrivo a dire che il cambio di pelle della squadra passa forse proprio per la sua crescita.
Fino all’anno scorso, i due mediani (ci ricordiamo di Gargano-Pazienza?) nel gioco di Mazzarri servivano quasi solo per lanciare gli esterni, e spesso venivano scavalcati in fase di impostazione. Si sa che Mazzarri non ama il regista classico, ma vuole due mediani che recuperino il pallone e se ne disfino con ‘un-tocco-massimo-due’.
Quest’anno il Napoli mi sembra giochi molto più per vie centrali; e infatti Inler e Hamsik sono sempre tra i migliori e tra i più attivi, mentre gli esterni Maggio e Zuniga faticano. Forse meno bello esteticamente, ma più redditizio (numeri alla mano), questo Napoli sta cambiando pelle. Perché ha trovato il “top player” in mezzo al campo.

A San Siro urge riprova. Se gira Inler, gira tutta la squadra.

Vittorio Eboli

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