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Il Psg è ancora in fase di rodaggio (espulso il Pocho)

2-2 alla prima, 0-0 alla prima trasferta. Il Psg non gira ancora e senza Ibra soffre molto di mancanza di carattere. Un Psg senza identità, anche per i media francesi. Il paradosso è che in teoria il Psg sceso in campo ieri doveva avere una forte identità, visto che si trattava della stessa squadra dell’ultima stagione, con in più Lavezzi, in serata no. L’ex Napoli simboleggia l’avvio di un Psg che non ha ancora trovato una identità precisa e soprattutto da l’impressione di soffrire la pressione non solo mediatica, ma soprattutto quella che gli avversari mettono in campo. Insomma è un Psg che assomiglia molto a quello della scorsa estate, atteso sempre, mai davvero convincente. I motivi sono vari. Lo spiega bene Matuidi, preferito a Verratti: “Contro di noi tutti danno il 150%, noi non possiamo giocare solo all’80%”. Ancelotti, espulso per un gesto di stizza a 10′ dalla fine, ammette che c’è ancora da lavorare per trovare i giusti equilibri. E’ presto, come scrivete anche voi, per emettere sentenze. E’ solo la seconda giornata, il cammino lunghissimo e il potenziale del Psg molto ampio. Analizzando la prestazione va sottolineato il ritorno di “san” Sirigu, decisivo in due occasioni. Ancora sotto osservazione la difesa. In generale, ha tenuto meglio che contro il Lorient. Jallet però non sembra più lui, corre a vuoto, crossa in curva, perde palloni. Alex si è limitato a coprire (e per fortuna nell’Ajaccio non c’erano punte da neutralizzare in velocità perché su questo il brasiliano pecca davvero), Sakho ha fatto tutto bene salvo perdere il pallone che poteva costare un gol ed è finito sul palo (grazie alla deviazione di Sirigu), Maxwell non ha proposto spunti. Insomma, Thiago Silva non potrà che fare meglio. A centrocampo, la scelta di metterla sul gioco fisico con Matuidi non ha funzionato. Anche perché Chantome non ha partecipato alla costruzione e Pastore sembra ancora spaesato nella posizione assegnatagli da Ancelotti. Meglio con Verratti, entrato però troppo tardi. Davanti, senza Ibra, il Psg soffre già. Menez continua a giocare con uno stile blando, impreciso nelle aperture e clamorosamente inefficace sotto porta. Nené forse ha la testa altrove. Lavezzi, pesce fuor d’acqua, ieri sembrava il ritratto della sua squadra. Che non è la Gioconda, per dirla alla Raiola. Monna Ibra forse salta anche la partita con il Bordeaux. Ma per Ancelotti non c’è più tempo da perdere. (tratto da gazzetta.it)
Alessandro Grandesso

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