Ricorso respinto. Restano le tre giornate inflitte a Lavezzi. La Corte di giustizia federale ha confermato la sentenza di primo grado del giudice sportivo Tosel. Sembra che le immagine di un filmato di “Controcampo”, produzione Mediaset, abbiano “chiarito” lo sputo del Pocho. Il filmato di Sky non era chiaro, tanto che Tosel aveva parlato di immagini che “palesano” lo sputo, aggiungendo che le stesse immagini “non consentono una visione nitida della scena”. La Corte di giustizia ha tirato fuori l’asso nella manica, le immagini di Mediaset, respingendo “in toto” il ricorso del Napoli presentato dall’avvocato Grassani.
Il Napoli si è trovato di fronte ad una nuova fonte di prova che non era stata in possesso di Tosel e non è stata neanche a disposizione della difesa della società azzurra sino al momento della discussione davanti alla Corte di giustizia federale (l’avvocato Grassani parla di “irritualità” del procedimento). La Corte ha però smentito che il filmato Mediaset non fosse stato visionato anche da Tosel. Sulle “prove” di Tosel (le immagini Sky) il Napoli aveva solido fondamento per appellarsi. E’ tuttavia legittimo che la Corte federale, per l’accertare i fatti, possa raccogliere prove “successive”.
Lavezzi non giocherà contro il Milan a fine mese (seconda giornata di squalifica) e, guarda caso, le “prove decisive” sullo sputo sono giunte da Mediaset “legata” al Milan dalla proprietà comune di Berlusconi, padrone, ufficiale o ufficioso che dir si voglia, sia dell’emittente televisiva che della squadra di calcio. Dobbiamo rifiutare di credere ad una “manovra” che abbia danneggiato il Napoli. Altrimenti è meglio chiudere col calcio. Dopo la partita di Roma c’erano state lievi ammissioni, da parte napoletana, del ”gesto” di Lavezzi. Questo fa capire che lo sputo ci sarebbe stato in reazione alla provocazione del romanista Rosi (sputo visibilissimo su Sky). Il ricorso d’urgenza era doveroso perché la prova televisiva, con le immagini Sky, non dimostrava nulla. Quelle di Mediaset col commento dell’ex arbitro Gianluca Paparesta, coinvolto nelle vicende di Calciopoli ma assolto dal Tar del Lazio, hanno cambiato le carte in tavola.
Il Napoli sta diventando una “grande” e da “grande” deve comportarsi. L’amarezza e le proteste dei tifosi sono comprensibili. Ma il club azzurro deve reagire con stile alla sentenza della Corte di giustizia. Incassare il colpo e non aprire alcuna polemica, né parlare di complotti. E’ andata male, pazienza. La “risposta” il Napoli la darà sul campo. Ne ha le qualità come sta dimostrando in questo campionato. Lavezzi salterà, oltre alla trasferta col Milan, le due gare casalinghe con Catania e Brescia. E’ arrivato a puntino Mascara che, inserito meglio nei meccanismi della squadra, sarà un validissimo sostituto.
Senza Lavezzi il Napoli ha giocato quattro volte (tre vittorie e la sconfitta sul campo del Chievo). I “precedenti” addolciscono la giornata nera del ricorso. L’assenza del Pocho, grimaldello essenziale per scardinare la difesa del Milan, sarà comunque motivo di una maggiore rabbia agonistica a San Siro. L’argentino potrà dedicarsi interamente al retour-match col Villarreal. In Spagna bisognerà far gol.
C’è la buona notizia del rinnovo del contratto a Paolo Cannavaro. Stringiamoci a coorte, come suggerisce l’inno di Mameli rilanciato da Benigni.
Mimmo Carratelli
Reagire da grande club alla sentenza contro Lavezzi
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