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Hamsik: Io quello che deve sacrificarsi di più

Marek Hamsik è l’ospite del salottino di Marte Sport Live: “Siamo sulla strada giusta, ma non possiamo paragonarci al Barcellona che ha vinto tutti negli ultimi anni con i giocatori più forti del Mondo. Noi stiamo facendo bene, continuiamo così”.
Senza lo slovacco non si vince: “Questo non lo sapevo, comunque noi siamo un gruppo solido a prescindere dagli interpreti che vanno in campo”. A Bari ritornerà: “Io sono pronto, decide Mazzarri”. L’allenatore lo ha definito indispensabile dal punto di vista tattico: “Ho capito che questo aspetto è molto importante in Italia, quindi sto cercando sempre di migliorare. Ogni allenatore ti dà dei consigli e suggerimenti giusti. Il mio ruolo? Mi piace tanto attaccare, ma lo so che devo dare una mano anche dietro e aiutare la squadra. Sono quello che si deve sacrificare di più tra i tre davanti”.
Hamsik è in crescita costante: “Sono al quarto anno in serie A, il campionato italiano è uno dei migliori, io sono maturato molto ma ho ancora strada da fare”. Mazzarri è decisivo: “Sta dimostrando tutte le sue qualità nella gestione del gruppo”. Che martedì sera ha fatto forza a Grava con uno striscione di sostengo: “Per noi è molto importante. E’ uno dei migliori e abbiamo voluto salutarlo così dopo l’infortunio”.
Il cognato di Hamsik è Gargano: “Sono contento che sia nella mia famiglia, ho un grande rapporto con lui. Fa tanto ridere”. Hamsik ha il record di gol in una partita giovanile in Slovacchia: “Vincemmo 31-0”. In allenamento a Brescia segnò 50 rigori consecutivi: “In porta c’era Viviano”. Adesso si pensa al Bari: “E’ la partita più importante, poi penseremo alla Coppa Italia contro l’Inter, è in ottima forma, ha vinto cinque partite consecutive. Ma affrontiamo una partita alla volta, comunque è importante stare in tutte le competizioni”.
Hamsik vive a Castelvolturno: “Mi trovo bene e non penso di cambiare”. La Champions può essere un obiettivo: “Firmerei per il quarto posto, ci sono tante squadre forti in lizza. E’ ancora troppo presto per dire dove arriveremo. Ora concentriamoci soltanto sul Bari. Non guardiamo la classifica”. Voto ai tridenti. Quello dell’Inter: “9,5”. Quello della Roma: “8,5”. Quello del Milan: “9”. Infine quello del Napoli: “Senza voto, io non mi esprimo”. L’avversario in Europe League sarà il Villareal: “Nilmar è fortissimo, non so se recupera contro il Napoli. Poi c’è Giuseppe Rossi”. Il piccolo Christian ha compiuto un anno: “E’ un bimbo tranquillo. Lui già gioca a pallone, ne ha tanti in casa. Ora è piccolo, deve divertirsi”. Presto si sposerà con Martina: “Non abbiamo ancora deciso la data, entro due anni sicuramente”.
Il ciuffo è il suo marchio di fabbrica: “Ora fa freddo e adesso non li taglio. Aspetto maggio”. Marek ama i tatuaggi. Uno vuol dire passione: “La gente mi vede razionale, ma in campo sono sempre appassionato. Quando esulto, è fantastico. Il boato del San Paolo è incredibile”. I tifosi lo hanno adottato: “Li ringrazio per l’affetto che hanno nei miei confronti. Sono contento di essermi affermato a Napoli, ma voglio sempre di più. Il sogno è la qualificazione in Champions”. Chiusura con due ascoltatori. Il primo è Pasquale, ma in realtà è Salvatore Aronica che lo provoca sui capelli: “Sembra un coniglietto con la cresta e perde tempo in allenamento”. Il secondo è un bimbo di 7 anni, Emanuele, che spera di imitare il suo idolo che ha una richiesta per lo slovacco: “Mi dedichi il prossimo gol?”. Hamsik dice sì: “Lo dirò in un’intervista”.

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