Sull’errore di Lavezzi dal dischetto nella lotteria dei rigori il Napoli cede all’Inter il passaggio alle semifinali della Coppa Italia. Conclusione straziante dopo due ore di battaglia, di grande coraggio e sacrificio del Napoli. Se nella prima ora è l’Inter che domina e uno straordinario De Sanctis le nega il vantaggio parando col concorso della traversa la conclusione ravvicinata di Cambiasso sul cross di Maicon (40’), nella seconda ora di gioco è il Napoli che emerge, chiude l’Inter nella sua metà campo e Castellazzi salva la squadra milanese in tre occasioni.E’ debole la conclusione ravvicinata di Cannavaro (77’), ma non ha fortuna Hamsik nella doppia conclusione in area (84’ prima salva Castellazzi, poi Ranocchia rinvia sulla linea il successivo colpo di testa di Marek), infine il portiere interista compie un autentico miracolo, nei supplementari, sventando il tiro di Lavezzi (100’).
Notte di sacrificio e di tensione. Il Napoli deve parare i colpi dell’Inter dopo avere urlato al gol (12’ la rete di Cavani sul cross di Dossena col Matador in millimetrico fuorigioco viene annullata). Il centrocampo dell’Inter è molto mobile. Thiago Motta più arretrato a protezione della difesa, Zanetti più avanti a raddoppiare le corse di Maicon sulla destra, Cambiasso centravanti camuffato parte da dietro per inserirsi nell’area azzurra. All’appello manca Eto’o, piuttosto in ombra. Il Napoli deve correre e pressare. Gli attaccanti devono rientrare per dar man forte al centrocampo. La tensione è alta. Partita unica, secca, senza appello.
La serata è quella delle grandi occasioni col “San Paolo” gonfio d’entusiasmo e di folla. Il Napoli riesce a tamponare l’offensiva interista col sacrificio di Pazienza, di Gargano, di Hamsik che raddoppiano sui portatori di palla milanesi. La difesa azzurra regge. L’Inter spinge, ma crea poca profondità. Il Napoli aspetta. Chivu sbaglia sotto porta (37’). Replica in contropiede del Napoli: conclude Lavezzi, ma c’era Cavani in posizione migliore per colpire (38’).
Il Napoli soffre e a volte si scopre. Spesso Maicon ha campo davanti a sé per puntare l’area azzurra. Ma Aronica, Cannavaro, Campagnaro, Hamsik, Gargano, Pazienza accorrono in ogni zona del campo per contenere l’avversario. Il Napoli si libera della morsa interista spazzando via la palla. Raramente riesce a costruire il contropiede. C’è troppa tensione e sono troppi gli errori degli azzurri negli appoggi. Nella fretta di liberare, l’ultimo tocco dei napoletani finisce tra i piedi degli interisti.
Ma a metà ripresa la musica cambia. Cala l’Inter, sale il Napoli. Nell’Inter deve uscire Stankovic per problemi muscolari (62’ entra Mariga). Mazzarri sostituisce Dossena con Zuniga (70’) per avere un uomo fresco sulla corsia di Maicon. Ma ora il terzino interista spinge di meno. L’Inter è rapidissima nell’aggrupparsi in difesa dopo avere perso palla. La partita passa in mano agli azzurri. Anche Cordoba ha problemi ed entra Lucio (83’). Si lotta su ogni pallone, ma ora gli azzurri sono più veloci, più vivi. L’Inter è schiacciata nella sua metà campo, non riesce più a ripartire.
Il doppio salvataggio di Castellazzi e di Ranocchia sulle due conclusioni consecutive di Hamsik (84’) fanno tremare la corazzata nerazzurra, campione del mondo, campione d’Europa e detentrice della Coppa Italia. Il piccolo Napoli, di fronte ai giganti interisti, alza la testa, fiuta il successo perché l’Inter ormai ha speso quasi tutto, bada a difendersi. Cannavaro di petto vicino al palo consegna la palla a Castellazzi sulla punizione di Gargano (77’) e Pazienza, a ridosso dello stesso palo, gira di testa fuori sul corner di Lavezzi (89’).
C’è più Napoli nel finale. C’è ancora Napoli nei supplementari. Campagnaro diventa un gigante sulla fascia destra. Spegne Eto’o e va all’assalto. Entra Yebda per Pazienza (97’) e il franco-algerino è subito in partita. La terza palla-gol del Napoli (Lavezzi) si infrange nella paratissima di Castellazzi (100’).
La conclusione ai rigori è il tormento finale. Cavani, Eto’o, Hamsik, Cambiasso vanno a segno. Lavezzi alza il pallone oltre la traversa. E’ l’errore decisivo. Perché poi non sbagliano Pandev, Zuniga, Thiago Motta, Yebda e Chivu. E’ 5-4 per l’Inter dal dischetto. Il Napoli meritava migliore sorte. Si è battuto alla pari con l’Inter, l’ha sovrastata nell’ultima ora di gioco. Non ha avuto fortuna. Il Napoli cade in piedi. C’è l’applauso della folla, ma gli azzurri sono fuori dalla Coppa Italia, eliminati nei quarti. Non si è ripetuto il miracolo di 14 anni fa quando fu il Napoli a vincere ai rigori (ed era la semifinale).
MIMMO CARRATELLI