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Calcio e munnezza, i giocatori rifiutano Napoli

Calcio e monnezza. «Stiamo incontrando delle difficoltà sul mercato: ci sono molti giocatori che rifiutano di trasferirsi nel Napoli, spaventati dall’emergenza per la spazzatura». La denuncia è del direttore generale azzurro, Riccardo Bigon. Napoli si è messa un marchio e se lo porta in giro per il mondo. Prima scappavano i turisti e adesso anche i giocatori.  Perfino a Boras, nella civilissima Svezia, i tifosi del Napoli furono presi in giro per la vicenda spazzatura. Si parla di Kuzmanovic, ma anche di  Francesco Modesto, calabrese di Crotone, esterno in forza al Genoa, che a dire ai dirigenti del Napoli, un po’ di tempo fa, che non se la sentiva di accettare il trasferimento. Cosa però smentita dagli stessi giocatori. Un danno di immagine, forte, per una società che si è raddrizzata in questi anni. Diversa la situazione per i sudamericani, di cui vi è un’ampia rappresentanza nel Napoli. Ad Amsterdam il contrasto è stridente, balza agli occhi, è nel sentire di ognuno. Amsterdam è lontana da Napoli. E non è solo una distanza geografica. Da Napoli oggi sono lontane anche le città del Centro e del Nord Italia; da Napoli sono lontani tutti e soprattutto tutti si allontanano.  Motivo? I rifiuti, la spazzatura, il timore per la vivibilità delle proprie famiglie. Era già successo due anni fa, quando Napoli viveva un altro momento drammatico, con Modesto. «E’ accaduto ancora — rimarca Bigon— Ci dicono di no, prima ancora di cominciare a trattare. Il problema è Napoli e la sua spazzatura. Dispiace e rammarica molto perché questa è una città che ha potenzialità enormi, una città d’arte tra le più belle d’Italia».
Tra un mese apre il calciomercato invernale, quello in cui la società cercherà di rafforzare l’organico con due giocatori, come ha confermato De Laurentiis. «Ci auguriamo che non vi siano problemi». Il Napoli teme altri contrattempi legati all’infinita emergenza rifiuti, avvertita dai giocatori che vivono tra Castelvolturno, Pozzuoli (qui ha casa Mazzarri) e la collina di Posillipo. L’allenatore ne ha parlato con toni preoccupati prima della partita contro l’Udinese, sollecitando anche lui l’intervento delle forze politiche.

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