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Odio i cinepanettoni e SkyTgInter24

Maledetta sosta. Ha interrotto sul più bello la corsa degli azzurri verso la vetta. E, cosa importante, ha privato noi napolisti del nostro pane quotidiano. Non ne posso più di Skysport24 che si dovrebbe chiamare SkyTgInter24: ci ha propinato in tutte le salse ed in qualsiasi ora l’arrivo di Leonardo all’Inter. Tutti i particolari, persino i più reconditi. Ogni tanto la smetteva, ma solo per parlare dell’addio di Ronaldinho e del probabile arrivo di Dzeko alla Juve.
E il Napoli? Niente! Qualche volta veniva citato nei titoli, ma dei servizi neanche l’ombra. Ora, siccome durante l’anno, i pomeriggi festivi sono dedicati alla partita (ma anche al pre-partita ed al dopo-partita), questa volta qualcuno ha approfittato per fare qualcosa di diverso. Per esempio portare la moglie a cinema. E’ vero che precedentemente c’erano state le insistenze delle figlie per invogliare la sortita verso lidi cinematografici. E già questo sarebbe bastato per farci desistere,visto che ci ricordiamo ancora bene cosa si ha in mente di combinare quando i ragazzi insistono per lasciare loro sgombra la casa. Ma dinanzi all’insistenza della consorte c’è poco da fare.
Ora, per me rimane incomprensibile come un essere umano, dotato di normali facoltà psico-fisiche, possa liberamente,senza costrizione alcuna, decidere di uscire in un pomeriggio invernale,magari con pioggia e vento, prendere la macchina dal garage, avviarsi verso un multicinema, entrare nel parcheggio, fare scendere la moglie e parcheggiare in provincia di Caserta, tanto è ampio il parcheggio.Ma non è finita: fare una fila di duecento persone ed infine comprare il biglietto di ingresso che ti da diritto a vedere Natale in Sudafrica. Unica soddisfazione è pensare che parte di quei soldi potrebbero servire per comprare un terzino sinistro.
Una volta accomodati in poltrona parte l’abbiocco dovuto alle abbondanti libagioni precedenti. Hai una specie di resurrezione quando sullo schermo appaiono le grazie di Belen. Per il resto ti limiti ad accennare ad una risata quando senti gli altri che ridono, per non tradire la tua totale assenza psico-mentale. Sulla strada del ritorno, alzi la mano chi non si è visto porre dalla moglie la domanda: ma che ci avrà questa Belen che tutti gli uomini sbavano per lei? Ma niente, cara, sarà la moda. Per fortuna la stessa domanda non la pone nei riguardi di un’altra protagonista del film: la napoletana Serena Autieri. La mia incapacità di mentire mi avrebbe messo in serio imbarazzo nell’elencare, chiamiamoli i pregi, della fanciulla.
Tornati a casa, mi metto alla ricerca sull’etere campano di una qualsiasi trasmissione che parli del Napoli. Niente. Mi accontenterei di vedere anche quei programmi che ospitano in studio il figlio del salumiere ed il ragazzo del vinaio, purché si parli di Cavani e Lavezzi. Alla fine trovo un tele-qualcosa che trasmette nientedimeno che Quel ragazzo della curva B con Nino D’Angelo e Palummella che ai miei occhi appaiono come Bob De Niro e Al Pacino. In attesa della Befana (Vi ricordate che partita c’è?) mia moglie mi dice che non è più disposta ad ospitare la mia banda per la visione collettiva della partita. E che, con l’approssimarsi della primavera che provvedessi ad attrezzare una postazione in terrazzo, dove non potremo fare danni. Mamma, quelli sono capaci di buttarsi di sotto al primo gol del Napoli! Interviene preoccupata una delle figlie, mostrando sincero affetto filiale. E mia moglie, tradendo una comicità che non le riconoscevo, risponde con una battuta di Raimondo Vianello: Non ti preoccupare, ho avvertito il portiere.Se cade qualcosa è roba nostra. Alla prossima.
Pasquale Di Fenzo

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