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Ma come fa un giocatore
a dire no a questa città?

Lacrime e brividi. Le immagini di quei tifosi festanti che nella notte accolgono a Capodichino la spedizione azzurra che ha conquistato Genova provocano bagliori di  luce negli occhi. Qualche giorno fa il direttore sportivo Bigon denunciò che alcuni calciatori avevano rifiutato Napoli per colpa della spazzatura nelle strade. Sarà vero? Eccola Napoli, ecco i napoletani. Chiedete ad Hamsik, a Cavani e a Lavezzi & co. cosa ne pensano. Una semplice vittoria riesce a scatenare degli entusiasmi che da altre parti d’Italia (e probabilmente del mondo) neppure osano immaginare. E allora mi sono chiesto: cosa prova un calciatore ad essere accolto in aereoporto da una folla del genere alle due di una fredda notte? Non mi sono risposto. Ho provato solo un po’ ad immedesimarmi nell’animo di un calciatore azzurro, sono riuscito solo a provare una stretta allo stomaco e pelle d’oca.
Il Napoli non ha vinto lo scudetto né una coppa eppure.. eccoli lì i napoletani. Eccoli sprezzanti del freddo, del sonno, dei guai, degli scassi e dei guasti che ognuno si porta dentro la propria esistenza. E, concedetemelo, Dio benedica la monnezza. Ma chi lo vuole un calciatore che per qualche cumulo di monnezza rifiuta Napoli?? Ci pensavo sabato mattina. Giravo in macchina abbagliato da un sole splendente. Passavo per la salita di San Gennaro che da Pozzuoli porta ad Agnano, da lì si vede un panorama straordinario. Prima del panorama un cumulo di monnezza esagerato. Eppure, mi dicevo a mente: ma chi se ne fotte (scusate il termine) dei problemi, dei guai, della monnezza? Questa è la città più bella del mondo e, così non fosse, è la mia città e per me è il mio paradiso. C’è una bellezza da vivere che porta a sopportare ogni cosa.
Ecco, vorrei che tutti i calciatori che indossano la casacca azzurra la pensassero così. Vorrei che questa città l’amassero come la amano tanti di noi. E quanto sarebbe significativo che, in virtù di questo amore, iniziassero anche loro a fare qualcosa non solo sul campo per migliorare la città. Certo, dovremmo partire prima noi, ma il loro supporto sarebbe importante. All’occorrenza io me la bacio pure la monnezza. È monnezza di Napoli, dei napoletani. L’amore non ha occhi, a volte non ha neppure il naso.
Valentino Di Giacomo

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