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L’arte di arrangiarsi applicata alla pay-tv

Partita al giovedì: bisogna industriarsi, come al solito, per riuscire a vederla in qualche modo. Tra l’altro l’orario non aiuta: ore 19.00. Per me, e penso di non essere il solo, è ancora orario di lavoro (sì, ok, la parte finale del turno ha ritmi forse meno serrati, che permettono una sbirciatina in più…). Problema comune a molti, quello della ricerca del televisore perduto.
Il bello – o meglio, la beffa – è che qui dove lavoro è la sede della tv satellitare che trasmette tutto il pensabile umano di calcio da tutto il globo, manda in onda (giusto per restare ai prossimi giorni) venerdì sera l’Inter, sabato sera il Milan, domenica sera la Juve, lunedì sera proprio il Napoli, impone gli orari di inizio delle partite, le fa spostare all’ora di pranzo della domenica, o alla sera del venerdì o del lunedì (il “Monday night” mutuato dal football americano), insomma trasmette tutto ma proprio tutto.
Tranne l’Europa League.
Mi sento un po’ come quello dello spot comparativo tra le due pay-tv, il ragazzo della Tv digitale terrestre che sbeffeggia l’altro, quello ‘satellitare’: “Io vedo tutta l’Europa League”, e lui “Ah, sul satallite non c’è proprio”. Vabbè che – parentesi – le italiane in questa coppa potrebbero non durare a lungo, visto che Juve e Samp sono uscite, il Palermo è appeso a un filo e pure il Napoli non è che abbia ‘sta gran classifica.
Però non mi arrendo! Ok che è la coppa di serie B, però quando c’è il Napoli non c’è turno preliminare di Coppa Italia o triangolare estivo alla “Birra Moretti” che tenga: in qualche modo, bisogna esserci.
Scatta quindi l’organizzazione per riuscire a vedere il match. L’odierna nebbiolina milanese non sarà certo il gelo di Utrecht, ma aiuta in qualche modo a immedesimarsi nel clima.
Dunque, se non si trova il canale giusto (e sarebbe il colmo) bisogna rivolgersi ai vecchi metodi. La Radio.
E qui entra in gioco la modernità dell’era digitale, perché la radio che trasmette il match sarebbe un attimino lontana dalla mia portata, e quindi mi butto sul sito internet, che la mette in streaming. Tra l’altro, ce l’ho anche come buon augurio, perché nell’ultima occasione, c’era Steaua-Napoli, sono entrato nel sito attorno alle sette e un quarto, quando si era già 0-3, e poi ci ricordiamo tutti com’è finita.
Beh, l’orario si avvicina, mi sa che devo accelerare le ricerche qui in redazione.
Ah, a proposito: ecco un altro buon motivo per giocare la Champions.
Vittorio Eboli

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