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Noi poveri Ciaula, alla scoperta della luna Reds

E’ finita che ne abbiamo presi tre e ne abbiamo segnato uno. Era cominciata come se non avessimo mai visto un campo di calcio, col presidente che parla in aereo al posto del comandante, come se fossimo andati a scoprire che cos’è il pallone. Sembravamo i ragazzi del riformatorio in gita scolastica. Sembravamo il povero Ciaula, il minatore raccontato da Pirandello che una notte si stupì perché uscendo dalla miniera di zolfo scoprì la luna. Abbiamo perduto 3-1 a Liverpool, ma non è questo il punto.
Il Napoli ha giocato una partita di grande ardore. Tutti ci hanno messo il cuore, in campo e sugli spalti, commoventi. Un primo tempo fantastico, con un Lavezzi eccezionale, concentrato e concreto, un giocatore vero. Faccio ammenda. Abbiamo affrontato il match come se fosse stata una finale di Champions e non una partita del girone eliminatorio dell’Europa League. Perché una vittoria a Liverpool sarebbe stata propagandata per anni dal nostro presidente (che in altre occasioni ha sempre mostrato di non considerare l’Europa Lig). Io questo lo chiamo provincialismo, non so voi. Il Liverpool, è bene ricordarlo, oggi è una squadra che naviga nelle posizioni di rincalzo della classifica della Premiership. Ancora una volta Hodgson ha mostrato di snobbarci, lasciando fuori i pezzi pregiati. Due in tribuna: Torres e Maxi Rodriguez, uno in panchina: Gerrard.
Ed è bastato il fantastico centrocampista a stenderci, una volta entrato nel secondo tempo. Una tripletta e i Reds si sono qualificati al secondo turno. Mazzarri è andato via via gridando che hanno rubato la partita. E quando mai. Che dire? Sono amareggiato, molto, per i calciatori e per chi è andato all’Anfield Road. Sarei voluto essere lì. Mi dispiace però che sia così difficile parlare con realismo della nostra squadra. Comunque, domenica c’è il Parma. Speriamo che i nostri non si abbattano. Dopo Tolosa, battemmo 3-1 il Torino al San Paolo e cominciammo la magnifica cavalcata. Ricominciamo da là. Con questo cuore è possibile.
Massimiliano Gallo

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