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Il commissario Ricciardi
del napolista de Giovanni

Il quarto e più complicato giallo da risolvere del Commissario Ricciardi, il romanzo più complesso ed emozionante di Maurizio de Giovanni. Appuntamento oggi alle 18.30 alla Feltrinelli di Via Santa Caterina a Chiaia, 23, Napoli per gustarsi la presentazione di “Il giorno dei morti” l’ultima opera nata dalla penna di un Napolista doc e solo per questo meritevole del fatto che la sala di via Santa Caterina si riempia con un tifo da stadio. Presentano Stefano Incerti e Marco Lombardo, modera Aldo Putignano; letture di Rosaria De Cicco e Peppe Miale.
Protagonista indiscutibile della scena criminale della Napoli anni Trenta è il commissario Ricciardi. I casi che prende in consegna vengono risolti con abilità e precisione che lascia sconcertati i suoi colleghi e le istituzioni. A non tutti piace questa sua capacità che si dice sia innaturale, dettata addirittura dal demonio.
Certo Ricciardi ha dalla sua un dono, quello di ascoltare le ultime parole del morto assassinato nel luogo del delitto. Un’abilità divinatoria che lo inserisce quasi in una categoria stregonesca. Eppure a volte neanche questi mezzi sembrano bastare di fronte ai misteri di certi crimini. Una settimana prima del Giorno dei Morti viene rinvenuto il cadavere di un bambino. Ricciardi è allertato e parte subito con la ricerca degli indizi. È un’indagine che però nasce in nefaste condizioni. Le autorità fermano ogni tipo di inchiesta perché sta per arrivare in città Benito Mussolini. Non è il caso di distogliere l’attenzione e a Ricciardi viene sottratta la pratica.
Al giovane e coraggioso commissario toccherà indagare in modo clandestino, ma soprattutto dovrà indagare senza alcun indizio perché nel luogo del delitto, per la prima volta non viene avvertita alcuna voce. A questo punto un interrogativo: ha esaurito il suo dono oppure quel bambino non è stato ucciso lì? Maurizio de Giovanni torna con la sua voce inconfondibile e le atmosfere di una Napoli ipnotica e affascinante al quarto romanzo sul commissario che di storia in storia conquista e avvince sempre più lettori.
Dal Bar 900 proiettati nell’atmosfera della Napoli degli anni trenta. E domani alla Feltrinelli di via Santa Caterina a Chiaia, 23 applaudiamo il gol di de Giovanni come fosse quello di Cavani. Anzi, di più, perché lui è un Napolista che non tradirà mai e se bacia la maglia c’è da credergli

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