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Hamsik rinnova, Aurelio giustifica Mazzarri

Probabilmente avrebbero voluto festeggiare in modo diverso, ma il Napoli ha annunciato, per voce del presidente De Laurentiis, nel corso di un collegamento telefonico con sky Sport 24, di aver prolungato il contratto a Marek Hamsik. “Marek ha firmato fino al 2015. Ha avuto degli aumenti di stipendio e dei bonus. E’ una persona con la quale c’è uno scambio totale. Lui sa che nel Napoli potrà crescere e noi non saremo mai di ostacolo alla sua crescita. Le cose, come nei matrimoni, si fanno in due, e non si può costringere a restare controvoglia una persona. Se ci si sposa per forza, prima o poi si divorzia”.
Ma non solo Hamsik nella chiacchierata di De Laurentiis con Sky. Il presidente si è soffermato anche sulla sconfitta con il Chievo:  “L’allenatore ha un compito difficile, quello di amalgamare i nuovi innesti. Questo diventa un compito ancora più ostico quando si gioca così spesso. Questo induce il tecnico a giocare sempre con gli stessi giocatori per paura di non avere la giusta reattività da parte di colore conoscono già bene gli schemi. Purtroppo – ammette De Laurentiis – ci sarebbe da rivedere tutto il sistema che ci ha portato a giocare tre volte in una settimana, favorendo di fatto chi non ha questo assillo e riesce ad arrivare più tonico a questi apputamenti”.
Il patron azzurro cerca di fare il punto sulla condizione atletica degli azzurri, tirando in causa anche la sfida di Marassi: “Non pensiate che la gara con la Sampdoria non abbia pesato sulla condizione dei giocatori. Non si può pretendere da questi ragazzi, che sono grandi professionisti, che siano dei cyborg, è normale una perdita di lucidità. Per la prima volta stiamo affrontando campionato e Europa League e facciamo fatica esattamente come tutte le altre squadre che hanno i nostri impegni”.
Secondo De Laurentiis solo “l’Inter riesce a tenere un passo così duro, ma anche i nerazzurri hanno dovuto aspettare che Milito tornasse a segnare”. C’è bisogno dunque di tempo per amalgamare al meglio la squadra che con il Chievo può recriminare per un “gol che doveva essere annullato – fa sapere il presidente in chiusura – e un altro gol poteva arrivare se l’arbitro avesse concesso il rigore su Lavezzi. Ma non me la prendo con gli arbitri, sono umani, ma con chi, in questa era ipertecnologica, non vuole avere un adeguamento di questo tipo: è spiegabile solo se la logica lascia lo spazio all’irrazionalità o si vuole mantenere un potere nascosto”.

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