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Da oggi sono un tifoso
con tanto di codice

Quando ho visto quel rotolino bianco nella cassetta della posta, ho immaginato subito che si trattasse di un’altra multa, oppure Equitalia che mi informava del pignoramento del motorino. Ma stamattina tutto mi sembra più piacevole e quindi mi sono avviato verso le poste di Testaccio quai sorridente. Quasi, eh, perché io e la burocrazia non andiamo molto d’accordo.
Ufficetto misero, spoglio, disadorno, una serie di persone in fila, senza numeretto, per ritirare le raccomandate. Perché, bisogna dirlo, il postino a noi non vuole bussare mai due volte. Sorvolo su scazzi e commenti (anche qui a Roma, sì), e attendo diligentemente il mio turno. Arrivo allo sportello e l’impiegata, romana, dal tono grave e la voce rauca, va alla ricerca della raccomandata. La gira, sollva il capo ed esclama: “Ah, la tessera del tifoso, pure mi fijo la sta a aspetta'”… Io io la guardo e non dico niente, mi limito a un sorriso. Prendo la busta. La apro, vedo questa sorta di carta credito azzurra. E penso: “Che strano che sia arrivata proprio oggi”. In realtà me la volevano consegnare giovedì, la mattina di Napoli-Utrecht. Vabbè. Ora sono un tifoso, con tanto di codice (vede, Patierno, borbotto però in fondo sono disciplinato). E io che pensavo bastasse il ricordo di Napoli-Olympiakos 2-0, con gol diAgostinelli, e delle mitiche Drinkpack. Vabbè. Forza Napoli.
Massimiliano Gallo


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