ilNapolista

Esiste un bomber
Che vada bene ai tifosi?

Stamattina mi sono accomodato fuori il bar della piazza ad un tavolino all’ombra. Volevo solo consumare tranquillamente la mia granita al limone e leggere tranquillamente  il mio giornale per farmi le quotidiane due risate sul fantomatico e fantasioso calcio mercato estivo.  Mentre ero distratto dalla notizia che Trezeguet al 99% sarà un giocatore del Siviglia, del PSG, della Fiorentina e che al 99% rimarrà alla Giuve, un mio caro amico dalle espressioni un po’ colorite, si è seduto accanto a me, esordendo con la solita domanda di rito: “e oggi a chi c’avimm accattato?”. Con un sorriso gli ho fornito le ultimissime, facendo i nomi di Fred, Boselli e Maxi Lopez. Egli, con aria quasi stizzita, non ha però lasciato alcuna possibilità a questi nomi perché, a suo dire, si tratterebbero di tre autentici bidoni ed infatti: “E secondo te questi sono giocatori da Napoli? Jamm, Fredd c’ha un nome da ballerino e al massimo po’ venì cà per arricchì ‘o San Carlo. Boselli? Ma che è, nu’ jucatore chillo? C’ha la faccia dello sfigato e pure come politico ha fallito. E po’ Maxi Lopez ll’accettass sulo pa’ mugliera. Chella sì che è maxi” ed ha aggiunto “A me m’piaceva Toni o Wagnèr(Love)”.
In silenzio ho girato la pagina del corriere e senza che annuissi o dissentissi, perché non mi andava di addentrarmi in quei discorsi, sono stato stoppato dall’intervento di un anziano signore che era a pochi metri da noi. “Ahahah, Toni” con questa risata si è intromesso ed ha continuato: “Ma mi faccia il piacere. Questi sarebbero da Napoli? Toni? E’vecchio quanto me e non si regge nemmeno in piedi. Ha fatto il suo e ora potrebbe dedicarsi solo alle passerelle. A mia nipote piace assai. E Wagner Love? Ma siamo seri. Da noi deve venire solo gente moralmente integra. Qua a Napoli se ne vedrebbe bene la notte. Capisci a me. Potrebbe fare il cubista in qualche discoteca di Licola. A mia nipote piace assai”. E ha concluso: “Invece, io vedrei bene Pazzini. Quest’anno ha fatto cose grandissime”.
Non ho finito nemmeno di ascoltare le parole dell’anziano signore che da lontano ho sentito un’altra voce giungere sempre più vicina. “Ma ho sentito bene?” un altro signore che ha abbandonato la moglie al tavolino accanto al nostro ed è entrato nella discussione senza nemmeno presentarsi “Pazzini? Ma state scherzando? Quello c’ha la faccia dello giuventino e poi senza Cassano è una pippa. Non è da Napoli. Io penso che Floccari, o al massimo Bianchi, fanno al caso nostro”. Col passare del tempo la diatriba si è arricchita di altri opinionisti e di altri pretendenti alla casacca azzurra n° 9, senza però mai raggiungere un’idea comune, tant’è vero che anche queste ultime due preferenze sono state inesorabilmente stroncate sul nascere da un quarto soggetto che è spuntato dal nulla, affermando: “Cioè, stiamo parlando di due che già hanno rifiutato la maglia azzurra. Floccari, Bianchi e aggiungo Di Natale mai! A Napoli vogliamo solo giocatori che amano la maglia. Questi mercenari che pensano solo alle “polpette” devono andare altrove! Cassano poi, è un anarchico tatticamente e di affidabile ha solo i brufoli. Ma perché De Laurentiis non prende Gilardino? Eh?”.
Al nome del buon Alberto si è poi scatenato l’inferno. Il mio caro amico ha infatti rubato immediatamente  la parola“ Se se, Gilardino adda ì a sunà ‘o violino ‘nzieme a Fredd cà abball ‘o tippe tappe int’o San Carlo. Nun c’a fa. Joca meza staggion e ll’atra meza s’a guarda. Faciteme ‘o piacere, se chillo è da Napoli, allora tenimmece a Deniss”… A questo punto, stanco e annebbiato, ho lasciato sul tavolino la granita di limone, divenuta intanto spremuta, ho chiuso il giornale, mi sono alzato e sono andato via senza che nessuno se ne accorgesse, con una serie di insicurezze che mi hanno destabilizzato.
Ora, mentre scrivo, col ventilatore azionato, sono sicuro che la discussione di stamattina sia ancora in corso e una domanda mi sta facendo impazzire: Ma esiste un calciatore su questa terra che è da Napoli? Il mio sogno è Balotelli, ma non ho avuto il coraggio di dirlo. E il tuo?
Gianluigi Trapani

ilnapolista © riproduzione riservata