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Bigon predica calma e si attende fiducia

Riccardo Bigon fa il punto sul mercato ai microfoni di Radio Marte. Si comincia dai rientri dai prestiti. Ben tredici giocatori: “Qualcuno potrebbe anche restare, magari uno o due, per dare il contributo alla famiglia Napoli”. La risoluzione delle comproprietà rappresenta il primo vero appuntamento del mercato: “Per Mannini non c’è accordo, si potrà arrivare anche alle buste, ma cercheremo di trovare un’intesa con la Sampdoria. I rapporti tra i due club sono buoni”. I rinnovi dei contratti sono un’altra priorità: “Per quanto mi riguarda, non ci sono problemi. In Italia, si pensa troppo a questa cosa. Stiamo discutendo, una trattativa non può mai durare un giorno. La volontà del Napoli è quella di rinnovare con la massima serenità”. Fabio Quagliarella è nel mirino di Rubin Kazan: “In questa fase di mercato, le chiacchiere sono tante, i fatti stanno a zero. Leggo di presunti interessamenti, ma di concreto e di ufficiale al Napoli non è arrivato nulla. Stiamo parlando di un giocatore per noi importantissimo e prenderemo in esame la situazione solo di fronte a segnali concreti”. La strategia di Bigon è chiara: “Non abbiamo l’ansia di fare subito qualcosa d’importante. Siamo impegnati giorno e notte per il bene del Napoli. Noi abbiamo una rosa forte, non sarà facile migliorarla, ma lavoriamo per dare all’allenatore un gruppo numericamente giusto in vista del ritiro. L’Inter ci ha insegnato che un organico compatto è fondamentale per conquistare grandi risultati. Bisogna dare la possibilità a Mazzarri di fare bene con un gruppo sano”. Tanti ‘nomi’ si offrono al Napoli: “Vuol dire che stiamo crescendo, questo dobbiamo continuare a fare l’anno prossimo. Portiamo avanti uno stile, un modo di lavorare e lo dobbiamo dimostrare anche in Europa. Noi dobbiamo proseguire così e aumentare il rispetto nel panorama internazionale”. Chiusura sulla nazionale. A Napoli si chiedono perché il titolare sia Marchetti e non De Sanctis: “Pensavo che – senza Buffon – la scelta potesse ricadere su De Sanctis perché è abituato a certi palcoscenici. Ma decide Lippi e noi rispettiamo le sue scelte”. I tifosi chiedono quando arriverà il primo acquisto: “Prendere per prendere, non ha molto senso. Le operazioni di contorno si fanno al termine del mercato, serve uno più forte di quelli che abbiamo. In questo momento abbiamo 38 calciatori, sono ancora troppi. Aspettiamo le comproprietà, come stanno facendo tutti, e poi vediamo. Non capisco questa fretta. Dico ai nostri tifosi di mettere da parte l’apprensione, la società è attiva per allestire una squadra competitiva”. Capitolo Fred: “Non lo scopriamo certo oggi, ha vinto quattro titoli nazionali nel Lione. In questo caso, parliamo di giocatori di alto livello. Per inserirli nella nostra rosa, bisogna metterli in condizione di esprimersi al top e aspettare il momento giusto per fare l’operazione anche dal punto di vista economico per non spendere più del dovuto. Comunque abbiamo tante alternative, questo ci rende tranquilli”.

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