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Spalletti: «Scudetto alla Juve. Noi abbiamo due partite che sono come un preliminare»

Spalletti presenta Chievo-Roma in conferenza stampa: «Il futuro? Non ce ne deve fregare niente, ci deve fregare solo del Chievo, Chievo e basta».

In conferenza stampa

Luciano Spalletti presenta Chievo-Roma in conferenza stampa: «Per noi battere Chievo e Genoa sarà come rigiocare il preliminare di Champions perso con il Porto. È una grande occasione per entrare nella competizione più bella del calcio. Noi pensiamo al secondo posto e Dzeko è a disposizione. Lo scudetto? Lo vince giustamente la Juve».

Il match di Verona e lo scudetto

«Non esiste il rischio di un calo di concentrazione. Però troviamo una squadra forte, con un’identità ben precisa. Una clamorosa rimonta scudetto? Secondo me il campionato lo vince giustamente la Juve che ha dimostrato di essere la più forte e si è fatta sempre trovare pronta in ogni competizione. A noi l’eventuale miracolo non cambia la sostanza. Per arrivare secondi dobbiamo vincere due partite, stessa cosa per vincere eventualmente il titolo. Un bilancio stagionale? Abbiamo lavorato in maniera seria, parlare di delusione mi sembra eccessivo. Questa partita ci può cancellare qualche brutto risultato e liberare da qualche rimorso. Siamo tutti proiettati verso il secondo posto. Abbiamo lottato sempre a denti stretti e non vogliamo perdere l’occasione».

Totti

«È il calciatore più importante, la leggenda. Il simbolo della nostra squadra. In qualsiasi direzione si guardi, ci trovi Francesco Totti. Ma io lo devo trattare come tutti gli altri, uno che fa parte di una squadra e io devo fare delle scelte. Qualche volta l’ho penalizzato, me ne dispiace. E sarà così anche in queste ultime due partite».

Il futuro

«I tanti allenatori che vengono a vedere la Roma dal vivo? La ritengo una cosa normalissima, non vedo perché mi dovrebbe dare fastidio. I nomi fatti hanno esperienza, hanno titoli vinti, hanno il blasone per essere i futuri allenatori della Roma. La società lo ha fatto vedere che fa il suo lavoro, prendendo Monchi, fa vedere che vuole portare i migliori a lavorare dentro la Roma, è corretto che vadano a parlare. Il futuro allenatore dell’Inter, il futuro allenatore della Roma non ce ne deve fregare niente, ci deve fregare solo del Chievo, Chievo e basta».

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