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Gli scontri di Siviglia: la condanna del club, il tifoso juventino operato è stabile

Non è la prima volta che i gruppi organizzati del Siviglia si rendono protagonisti di atti di violenza: due anni fa, a Torino per la finale di Europa League, scontri proprio con gli ultrà della Juventus.

Gli scontri di Siviglia: la condanna del club, il tifoso juventino operato è stabile
Una foto degli scontri avvenuti ieri sera a Siviglia.

Non è una buona giornata, a Siviglia. La nostra notizia d’apertura, questa mattina, raccontava del tifoso bianconero ferito nell’aggressione che un gruppo di tifosi italiani ha subito in un locale del capoluogo andaluso. Ebbene, le condizioni del supporter bianconero – in realtà si tratta di un 25enne belga di origini italiane – sono stabili e tendenti comunque al miglioramento. Intanto, arriva la condanna da parte del club spagnolo a quanto avvenuto ieri sera.

Il presidente del Siviglia José Castro ha rilasciato un’intervista a Sfc Radio in cui ha stigmatizzato la condotta dei suoi tifosi: «Quanto successo non è in accordo con il sentimento dell’essere del Siviglia. Questo club ha lavorato molto e bene per essere rispettato, conosciuto per i risultati sportivi e non per gli incidenti come quelli di lunedì sera. Vogliamo solo che si parli di calcio, essere qui a parlare di altro che non sia la qualificazione agli ottavi è una cosa davvero brutta. Non possiamo far altro che collaborare con i corpi di sicurezza. Si è trattato di violenti, non sappiamo chi siano, ma danno cattiva luce al club e alla città».

Secondo alcuni racconti di testimoni oculari, raccolti da Sportmediaset, l’aggressione si è sviluppata velocemente, all’improvviso: «Di punto in bianco, l’inferno:  volavano tavoli e spaccavano bottiglie, qualcuno ha tirato fuori anche mazze da baseball. Io ho avuto paura di morire e mi sono buttata per terra. Dopo c’era sangue dappertutto, e un ragazzo sembrava molto grave. La rissa è durata circa 10 minuti, uno dei camerieri del locale era disperato. I soccorsi sono arrivati tardi, venti minuti dopo, eppure il personale del locale ha chiamato subito polizia e ambulanze». O ancora: «Sono arrivati in tanti, incappucciati e coi passamontagna. Alcuni erano armati con spranghe e altri oggetti contundenti. Tiravano pietre. I tifosi della Juve erano all’interno del locale in maniera assolutamente tranquilla. Poi è scoppiato l’inferno, è stato un agguato. C’era tanto sangue per terra, il tifoso più grave aveva ferite importanti. Il problema è che sia la polizia che le ambulanze sono arrivate in ritardo

Non è la prima volta che il tifo organizzato del Siviglia si rende protagonista di episodi del genere: l’anno scorso fu aggredita una coppia di tifosi del Valencia, in occasione dell’ultimo match di Champions contro la Dinamo Zagabria il gruppo Biris, di estrema sinistra e indipendentista andaluso, fu assalito da 50 ultras croati. Inoltre, stando ad alcuni pezzi trovati sulla rete, ci sarebbero anche dei precedenti diretti tra la tifoseria andalusa e quella della Juventus: in occasione della finale di Europa League 2014 a Torino, ci furono delle scaramucce in città. Plausibile che quanto avvenuto ieri sera possa essere collegato a quegli avvenimenti vecchi ormai di due anni. 

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