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Il Fatto Quotidiano: «Falso in bilancio di Juve e Fiorentina, rischio penalizzazione»

Una denuncia contro i viola per mancato accantonamento dei risarcimenti di Calciopoli, è un avviso per la Juventus (che martedì 25 approva i conti del 2016).

Il Fatto Quotidiano: «Falso in bilancio di Juve e Fiorentina, rischio penalizzazione»

Calciopoli, la bufera continua dieci anni dopo. O, almeno, ecco un’appendice finanziaria che però potrebbe addirittura riscrivere la classifica del campionato in corso. Questo è quanto riportato questa mattina dal Fatto Quotidiano in edicola, in un articolo a firma Paolo Ziliani: la Fiorentina è stata denunciata per falso in bilancio, e presto potrebbe essere seguita a ruota dalla Juventus. La motivazione sarebbe riferita ai risarcimenti alle persone fisiche riconosciute penalizzate dal processo, non accantonati nei bilanci: «I fatti. A luglio Victoria 2000 srl, proprietaria ai tempi di Calciopoli del Bologna FC e di cui era titolare il presidente Giuseppe Gazzoni Frascara, ha depositato in procura a Firenze una corposa denuncia contro i dirigenti viola (Diego e Andrea Della Valle, Cognini, Mencucci, Panerai ecc.), a oggi tutti indagati per falso in bilancio.

Motivo

Il mancato accantonamento nel bilancio chiuso il 31 dicembre 2015 della somma che la Fiorentina potrebbe essere tenuta a corrispondere a titolo di risarcimento-danni, al pari della Juventus e delle persone fisiche indicate dalla Corte di Cassazione (a cominciare da Luciano Moggi) ai soggetti che la Corte, in data 23.3.2015, ha riconosciuto parti lese di Calciopoli: Brescia, Atalanta, Bologna e Victoria 2000, oltre alla Figc».

La Fiorentina, in realtà, avrebbe anche accennato nel suo bilancio (alla voce “controversie legali”) a questo risarcimento, ma avrebbe verificato la propria «legittimità di comportamento» in tutti i gradi di giudizio e quindi non avrebbe provveduto a rispondere delle proprie responsabilità in merito alla retrocessione del Bologna in Serie B (campionato 2004/2005). Ziliani riassume in maniera pratica la questione: se Fiorentina e Juventus sono state riconosciute colpevoli di una truffa (così come dimostrato anche dal Tar, che ha respinto la domanda di risarcimento da parte dei bianconeri), per quale motivo non dovrebbero risarcire i soggetti truffati?

Per quanto riguarda la Juventus, sul Fatto Quotidiano si legge che la denuncia alla Fiorentina e a Della Valle è la classica storia che «si parla a nuora perché suocera intenda»: martedì 25, i bianconeri saranno chiamati all’approvazione del bilancio 2016, ma nessun accantonamento di bilancio è stato previsto per i risarcimenti. Continua Ziliani: «Per la cronaca: il mancato accantonamento in bilancio di somme destinate ai risarcimenti di Calciopoli si configura, per la giustizia sportiva, come vero e proprio illecito amministrativo: risulterebbe irregolare, per Fiorentina e Juventus, persino l’iscrizione al campionato (art. 7, documentazione irregolare fornita alla Covisoc) e per questo tipo di illeciti, di natura amministrativa, le sanzioni vanno da 1 a più punti di penalizzazione fino alla retrocessione per gli illeciti più gravi». In chiusura del pezzo, si legge di sentenze e pene analoghe comminate ad altri club di Serie A: Parma 2014/2015 e in precedenza Brescia e Siena.

Nel pezzo in appoggio, si legge che un’eventuale denuncia per falso in bilancio «non sarebbe un fulmine a ciel sereno per la Juventus». Due anni fa, sempre secondo quanto riportato dal Fatto, i bianconeri avevano segnalato la loro «impossibilità nello stimare gli effetti negativi di condanne in alcuni procedimenti penali». Ci sarebbe anche un riferimento diretto al processo per Antonio Giraudo, ex amministratore delegato del club bianconero. Che, alla fine, è stato riconosciuto colpevole e quindi condannato.

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