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Malagò si schiera per la contemporaneità di Juve-Napoli e Lazio-Roma. Con dei distinguo

Malagò si schiera per la contemporaneità di Juve-Napoli e Lazio-Roma. Con dei distinguo

Sulla questione contemporaneità delle partite Juventus-Napoli e Lazio-Roma si è espresso il presidente del Coni Giovanni Malagò. Ha datto un colpo al cerchio e uno alla botte. Ha detto che la scelta di posticipare il derby «mina in termini di credibilità e opinione pubblica le valutazioni, perché quando si fanno delle eccezioni, ci saranno anche delle considerazioni che le giustificano, ma l’opinione pubblica non le prende bene e non reagisce bene. Quando si è scoperto che si doveva giocare il 20 maggio, bisognava prevedere tutto un sistema di valutazioni, perché quando tocchi anche solo una sola pedina alteri il sistema e questo non va bene; chi ha giocato la Champions League ha sempre giocato di domenica».

Malagò però ha anche difeso la Juventus: «È perfettamente nella ragione e nel diritto di tutelare questa vicenda. Così si è di fatto scontentato qualcun’altro e questo non va bene per la credibilità del calcio. La Lega ha avocato a se un diritto-dovere di spostare questa partita di campionato e questo mette le nostre strutture ancor più in difficoltà, oltre al fatto di essere in un giorno feriale. Sarebbe stato fatto bene se tutti quanti erano d’accordo, ma è stato un errore se non solo le due squadre del derby, ma anche le altre due squadre non condividevano questa scelta (chiaro riferimento a Juventus e Napoli, ndr). È una sfida che si gioca a tre, ed è comprensibile l’istanza del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis e di quella del presidente della Juventus, Andrea Agnelli. Stamane ho sentito entrambi. Agnelli ha rispettato tutto l’anno le regole – ha concluso – e l’impegno di giocare di mercoledì e domenica. Ha tutto il diritto di non cambiare la data».

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