
Koulibaly sarebbe un grande capitano per il Napoli
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- L’opinione di Francesco Esposito. Di fatti è già il leader. È un simbolo della squadra, dell’azienda, perfino della città. E venderlo oggi non avrebbe più sensodi
- L’opinione di Francesco Esposito. Di fatti è già il leader. È un simbolo della squadra, dell’azienda, perfino della città. E venderlo oggi non avrebbe più sensodi
- Non è più il videogioco che prova ad imitare il calcio, è il contrario. E anche i giocatori non ne possono più. L'estetica virtuale è l'unica bellezza possibiledi
- Tre mesi di indagini sono coerenti con Gravina che dopo 40 anni deve ancora capire “cosa non va nel calcio italiano”: un anno della Figc corrisponde a 7 di un essere umanodi
- Il calcio italiano non è finito. È morto quello delle nostre cartoline. Sono morti i nostri stadi da ragazzi, le magliette senza sponsor, ed è terminata la nostra centralitàdi
- È un imprenditore visionario. L'alleanza con Armani è stata geniale. Il Napoli ha prodotto 17 maglie, tutte sold-out. Eppure in tanti lo avevano criticatodi
- È il nuovo capro espiatorio. Da noi la retorica sui giovani vale solo per quelli che restano a lasciarsi vessare dalle baronie. Lui ha fatto marameo ed è andato al Psg. E ora lo massacranodi
- Come se non avessimo mai perso contro la Nord Macedonia. In tv torneranno ad eccitarsi per Juve-Inter ossia Vardar-Rabotnički de'noantri: la necrofilia esisteLo ha scritto ieri Il Giornale. In realtà venne “punito” per una convocazione. Poi, Conte lo richiamò e lo convocò anche per gli Europei del 2016
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- Ci risiamo con la solfa dei giovani: ora invocano le "quote baby" ma sovraniste, via gli stranieri dalla Serie A. Ma solo in Italia i giovani sono vessati in quanto talidi
- Ha ragione Ninna Quario, è tutto al servizio dei social. Serviva una condanna morale per poi scoprire che forse è stata una vendetta degli inservienti rimasti senza regalidi
- Fermare il campionato sarebbe stato per il calcio italiano un altro modo di lavarsi la faccia con una inutile soluzione improvvisata. A questo punto, meglio cosìdi
- Fu un successo di Mancini, e basta. Il movimento era ed è decadente. E quell'idea di calcio orizzontale non ha portato a nulladi
- Il calcio italiano è irriformabile. A nessuno interessa un'operazione a lungo termine, il motto è “pochi, maledetti e subito”. Tanto a perdere ci siamo già abituatidi
- Chiellini vale Dellas, Insigne Karagounis. Non è un caso se Immobile scappa da Dortmund e Siviglia e ripara nella mediocre Lazio di Lotito. E Cannavaro è perfetto per l'ItalGreciadi
- La narrazione mediatica è tutta superlativi e magnificenze. Immobile come Salah, Insigne batte il record di Maradona. E poi perdiamo sempredi
- "Dov'è il numero di De Rossi? Mancini ha naturalizzato un oriundo del Cagliari che non segna da sei mesi per perdere con la Macedonia, e a me mi hanno cacciato..."di
- Lo straniante dopo-partita nazional-popolare. Nessuno riesce a dire "rigori" a Jorginho. La domanda più cattiva a Mancini è: "Dai Roby non fare così"Il calciatore osannato dalla critica (tranne oggi) è sempre titolare, come se fosse Baggio. Mancini si è affidato a lui. Speriamo che Spalletti spezzi l'incantesimo
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- La giostra si è inceppata da tempo eppure continuiamo a suonarcela e a cantarcela. Fino al prossimo proclama: «Vinceremo i Mondiali». Sì certodi
- Il campo è l'ultima delle componenti. Il calcio italiano è un club di impresentabili, volgari, che si atteggiano a industriali ma detestano qualsiasi regola