Sorridiamo solo per l’obiettivo, centrati i quarti di Coppa

Più difficile del previsto e molto faticoso il primo match di Coppa Italia del Napoli contro il Cesena (2-1) punteggiato dallo sfortunato esordio di Vargas che offriva ai romagnoli la palla del vantaggio. Poi hanno deciso le punizioni di Pandev, prima mandando in gol Cavani, poi col raddoppio firmato dal macedone. Il Napoli passa nei […]

Più difficile del previsto e molto faticoso il primo match di Coppa Italia del Napoli contro il Cesena (2-1) punteggiato dallo sfortunato esordio di Vargas che offriva ai romagnoli la palla del vantaggio. Poi hanno deciso le punizioni di Pandev, prima mandando in gol Cavani, poi col raddoppio firmato dal macedone. Il Napoli passa nei quarti dove probabilmente affronterà l’Inter (come l’anno scorso).

Mazzarri rimescola la formazione per far respirare alcuni titolari. La difesa inedita (Fernandez, Cannavaro, Britos) si rivela incerta. I due esterni sono timidi, non vengono mai fuori, appoggiano palloni corti ai centrocampisti. Hamsik regge la baracca con un impegno continuo. Zuniga si imballa sulla destra, Dossena fila a sinistra ma i suoi cross sono poco efficaci. Il Cesena difende a cinque. Inler e Dzemaili costruiscono poco. Cavani svaria inutilmente su tutto il fronte dell’attacco. Il ventiduenne Vargas accusa il peso del debutto. Non trova la posizione, non si crea lo spazio per puntare al gol, Rossi e Colucci lo maltrattano: ecco le difese italiane, chiuse, che concedono poco.

Se il Napoli schiera una difesa inedita e un centrocampo lento, ma ha pur sempre Hamsik e Cavani in campo a sostenere il debutto di Vargas, il Cesena presenta una squadra di pochi titolari, ma gioca compatto nella sua metà campo e chiude tutti i varchi. Anche perché l’azione del Napoli è lenta e va avanti per linee orizzontali favorendo il piazzamento del fortino romagnolo.

Poche idee e confuse nel primo tempo. Il Napoli è troppo prevedibile per potersi aprire un varco verso Ravaglia. Appena tre le conclusioni azzurre nel primo tempo e tutte fuori bersaglio (12’ Hamsik, 31’ Inler, 33’ Zuniga). Il Cesena passa in vantaggio a sorpresa su una iniziativa di Bogdani. La difesa napoletana appare ferma e incerta, recupera in difesa Vargas ma il suo intervento si trasforma in un vero e proprio assist per il difensore Popescu che, da centravanti, infila Rosati (29’).

La partita del Napoli si complica perché il Cesena specula sul vantaggio giocando tutto nella sua metà campo. L’infortunio di Popescu fa entrare in campo Parolo (29’) e poi c’è anche Candreva per Colucci (60’). La manovra dei romagnoli ne guadagna in qualità. In avanti Bogdani e Rennella fanno un gran lavoro anche in ripiegamento. Ghezzal dà man forte al centrocampo. E’ un Cesena che si chiude tutto davanti alla sua area di rigore. Fernandez e Britos non sono mai sicuri. Il Napoli non ha spinta e non va mai a bersaglio. Ma neanche il Cesena inquadra lo specchio della porta.

La ripresa propone un Napoli più aggressivo e gli inserimenti di Pandev (46’ per Vargas) e Maggio (54’ per Inler) assicurano una manovra migliore. Soprattutto Pandev entra bene in partita e sarà decisivo. Il Cesena moltiplica gli interventi fallosi (soprattutto su Zuniga) e pagherà caro le scorrettezze perché sono due calci di punizione di Pandev a fissare il risultato favorevole al Napoli. Hamsik arretra e continua a cucire la manovra azzurra che però si arena sulle azioni individuali di Zuniga e sulla corsa di Dossena che crossa senza costrutto. Migliora il rendimento di Dzemaili. Non è in gran serata Inler che cede il posto a Maggio.

Ravaglia non viene mai impegnato. Il Napoli attacca senza arrivare al tiro decisivo. Ma Pandev dà molto, arretra, inizia l’azione offensiva, si propone per concluderla. E’ con grande fatica che il Napoli va al sorpasso e ci vogliono due calci piazzati.

Sulla prima punizione di Pandev, un sinistro velenoso, Ravaglia in tuffo non trattiene e Cavani ribatte in rete (65’). Ora il Napoli è sicuro di farcela. Entra Donadel per Britos (74’). La difesa è protetta dai rientri di Maggio e Dossena sulla fasce e dalla generosa prestazione di Hamsik, in serata da uomo-squadra. Vanno fuori le conclusioni di Maggio (71’) e Donadel (80’). Il Napoli arpiona la vittoria sulla seconda punizione utile di Pandev. Il macedone scocca da destra il tiro vincente che Ravaglia va a “parare” dentro la porta (86’). E’ il segnalinee che dà il gol non visto dall’arbitro.

E’ finita bene e dispiace per il debutto di Vargas “macchiato” dall’assist a Popescu per il gol del Cesena. Il giovane cileno non è ancora pronto per il calcio italiano. Deve ancora “inquadrare” le difficoltà del nostro campionato. Il Napoli è apparso opaco. Si è sentita a centrocampo l’assenza di Gargano che dà grinta e velocità. Mancava ancora Lavezzi, infortunato. Ma l’obiettivo è stato centrato. Il campionato per gli azzurri riprenderà lunedì sera col posticipo contro il Bologna a Fuorigrotta.

Mimmo Carratelli

NAPOLI (3-4-2-1): Rosati; Fernandez, Cannavaro, Britos (74’ Donadel); Zuniga, Inler (54’ Maggio), Dzemaili, Dossena; Vargas (46’ Pandev), Hamsik; Cavani.

CESENA (5-3-2): Ravaglia; Benalouane, Vesi, Rossi, Popescu (29’ Parolo), Lauro; Ghezzal, Colucci (60’ Candreva), Tommaso Arrigoni (74’ Martinez); Rennella, Bogdani.

ARBITRO: Doveri (Roma).

RETI: 29’ Popescu, 65’ Cavani, 86’ Pandev.

COPPA ITALIA – OTTAVI DI FINALE.

Juventus-Bologna 2-1 d.t.s

Roma-Fiorentina 3-0

Udinese-Chievo 1-2

Palermo-Siena 4-3 ai rigori

Napoli-Cesena 2-1

Inter-Genoa (19 gennaio)

Lazio-Verona 3-2

Milan-Novara (18 gennaio)

QUARTI DI FINALE.

Napoli-Vincente Inter/Genoa

Juventus-Roma

Vincente Milan/Novara-Lazio

Chievo-Siena

LE FINALI DEL NAPOLI IN COPPA ITALIA.

1961-62: Napoli-Spal 2-1 a Roma.

1971-72: Milan-Napoli 2-0 a Roma.

1975-76: Napoli-Verona 4-0 a Roma.

1977-78: Inter-Napoli 2-1 a Roma.

1986-87: Napoli-Atalanta 3-0, Atalanta-Napoli 0-1.

1988-89: Napoli-Sampdoria 1-0, Samp-Napoli 4-0.

1996-97: Napoli-Vicenza 1-0, Vicenza-Napoli 3-0.

/p

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