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Milan-Juventus, la rivincita di Higuain: «Segna, difende, offre deliziose idee ai compagni»

Rassegna stampa in merito alla splendida serata di Higuain a San Siro: Crosetti spiega che la ritrovata forma fisica gli permette «recuperi da bisonte e scatti da gazzella».

Milan-Juventus, la rivincita di Higuain: «Segna, difende, offre deliziose idee ai compagni»

Rassegna stampa

Ora che Higuain ha segnato due reti belle, bellissime, di vitale importanza per la sua squadra, non è che si cambi o si cambia idea di colpo. La sua cessione è stata e resta un affare economico per il Napoli, poi c’è anche l’aspetto tattico di Mertens. Insomma, la splendida doppietta di San Siro non cambia la (nostra) percezione, semmai fa giustizia di un calciatore fortissimo da tempo lontano dai suoi migliori standard. Di forma e di rendimento. Ieri questo calciatore ha toccato nuovamente certe vette. E allora va celebrato, com’è giusto fare e perché è giusto e doveroso farlo.

Come fanno i giornali più importanti, del resto. La prima pagina della Gazzetta dello Sport è tutta sua, al di là del titolo a tema Halloween (“Il mostro. Montella vede le streghe”) c’è un pezzo di Alessandra Bocci in cui si parla della sua prestazione totale. Leggiamo: «Gonzalo Higuain fa cento e centouno in Serie A, corre, difende, offre deliziose idee ai compagni e insomma è un giocatore ritrovato».

Ci sono anche le sue parole, sibilline contro gli ipercritici: «Io non ascolto le critiche e neppure gli elogi, provo sempre a essere lo stesso, sono felice per il successo e per lo sforzo della squadra. Sono lo stesso giocatore di prima». La risposta, che sembra un po’ piccata, della Gazzetta: «Non è tanto vero: nelle ultime due gare si è visto un Higuain trasformato, più motivato, senza pause. Come se avesse ritrovato il filo del discorso, come se avesse capito, al di là dei gol sbagliati o segnati, la sua centralità nel progetto Juve e la sua importanza per la squadra, che senza un Higuain al massimo difficilmente potrà prendersi un altro scudetto e stare in alto in Europa».

Matematica, storia, filosofia

Sul Corriere della Sera, nella parte dedicata alle pagelle, c’è una bella descrizione dei due gol. Eccola: «Prestazione totale e due gol da puro Pipita, soprattutto il primo, con un tiro quasi da fermo. Preciso, spietato, con quella capacità di anticipare il difensore che ha quando è finalmente in forma. Adesso, come sottolinea il suo allenatore, deve fare il salto di qualità in Europa». C’è sempre un po’ di diffidenza che è rumore di fondo, nel giudizio di Higuain. È l’effetto collaterale dei 90 milioni spesi dalla Juventus. L’affare di cui abbiamo sempre scritto, in pratica. Che non toglie nulla alla forza straripante del calciatore, ripetiamo ancora. Ma che si percepisce in quello che è il suo racconto, ma questa non è colpa di nessuno.

Bello anche il testo di Maurizio Crosetti su Repubblica, che dedica le ultime righe del suo commento alla partita del Pipita: «Il numero 9 si prende tutto, cominciando dalla ritrovata grazia atletica: quella che gli permette recuperi da bisonte e scatti da gazzella. Se la sua partita contro l’Udinese andava proiettata sui muri del centro d’allenamento, così disse Buffon, a futura memoria collettiva,
quella di San Siro dovrà diventare programma di studio e d’esame per ogni classe del liceo bianconero, naturalmente classico: perché Higuain è insieme greco, latino, matematica, scienze, storia, filosofia, forse religione e naturalmente educazione fisica».

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