Monchi: «Schick alla Roma: prima un’ossessione, poi un’operazione complicatissima»

In conferenza stampa di presentazione, Patrik Schick cancella la Juventus: «Questo è il calcio, quello che è successo con i bianconeri è il passato».

Schick

L’affare Schick

«Portare Patrick Shick alla Roma è stata un’operazione estremamente complessa». Sono le parole di Monchi, diesse giallorosso, nel giorno della presentazione dell’attaccante ceco. E basta leggere il comunicato ufficiale del club per rendersi conto che sì, siamo davanti a un trasferimento complicato nella formula e nei pagamenti: «Il contratto prevede un corrispettivo fisso di 5 milioni di euro e l’obbligo, condizionato al verificarsi di determinate situazioni sportive, di trasformare la cessione temporanea in definitiva, per un corrispettivo di 9 milioni di euro. Il contratto prevede altresì il pagamento di un corrispettivo variabile, fino ad un massimo di 8 milioni di euro, per bonus legati al raggiungimento da parte della Roma e del Calciatore di determinati obiettivi sportivi.  Inoltre, in caso di futuro trasferimento di Schick entro il 1 febbraio 2020, “la Roma riconoscerà alla Sampdoria un importo pari al 50% del prezzo di cessione, con un minimo garantito di 20 milioni di euro, che sarà dovuto anche nel caso in cui il calciatore risulti ancora tesserato per la Roma a tale data».

Con una serie di clausole del genere, l’opinione di Monchi non poteva essere che questa: «È stata un’operazione parecchio complessa, ma nonostante tutto siamo stati capaci di immaginarla e concepirla per convincere la Sampdoria e portare qui il calciatore». Inoltre, una piccola confessione del diesse spagnolo: «Il primo viaggio che ho fatto fuori Roma per iniziare a intavolare una trattativa è stato proprio per Schick. Patrik è sempre stato una nostra ossessione. In quel momento, la Juve era la sua prima opzione. Il primo tentativo è stato fatto per Patrik».

La tattica

Sulla posizione in campo di Schick nel sistema di Di Francesco: «Non voglio entrare nella questione tattica: il mio compito è quello di dare migliori calciatori possibili alla Roma. C’è spazio per tutti i calciatori che abbiamo in attacco. Abbiamo l’allenatore migliore possibile per metterli in campo e schierarli. I buoni calciatori trovano sempre spazio, Patrik lo è. È stato un lavoro collettivo, da Totti al tecnico, dal dg al ds. Abbiamo lavorato molto per offrire al calciatore il miglior prodotto possibile».

Gli obiettivi giallorossi: «So che la Roma viene da un secondo posto, che sono arrivati nuovi calciatori. Questa è una squadra con grandi ambizioni, speriamo di fare grandi cose».

Schick non si esprime sul suo rapido passaggio alla Juventus, poi cancellato: «Quello che è successo con la Juve appartiene al passato. Questo è il calcio, sono contento di essere qui oggi. Mai ho rilasciato interviste esprimendo il mio gradimento per una squadra o un’altra. Perché ho scelto la Roma? Non c’è differenza tra Roma e Juve, sono due grandi club. Per la Roma ho sempre nutrito simpatia».

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