La classifica di Serie A è fasulla, è ora che il calcio in Italia ritorni in mano ai calciatori (Damascelli)
"Anche loro devono smettere di recitare in campo. La situazione arbitrale non ha bisogno di ulteriori commenti, sia i club che la Nazionale sono chiamati a mostrare più fatti e meno chiacchiere"

Mg Udine 14/12/2025 - campionato di calcio serie A / Udinese-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Simone Sozza
L’analisi di fine 2025 da parte di Damascelli sul Giornale restituisce un quadro di un calcio italiano abbastanza trasandato, che segue le mode ma non torna mai ad essere puro pallone. Come realmente dovrebbe essere. Gli stessi calciatori sembrano asserviti a questo sistema e commettono per primi errori per rendere il gioco meno limpido (esempio: simulazioni, proteste etc). Di seguito un estratto.
Il calcio ritorni ai calciatori purché la smettano di recitare, di fingere (Damascelli)
Si legge così su Il Giornale:
“Lettera a un campionato mai nato. Classifica fasulla per colpa di chi ha avuto la genialità di infilare supercoppe e trasferte bizzarre in mezzo a un torneo già precario di suo, per responsabilità definite, arbitri e dirigenti della Lega di A. La scelta del pallone rossastro pure è finita nel sacco del carbone, come quella della partita a Perth, segnali ridicoli e chiari di come venga gestito il football italiano che già si è fatto riconoscere per due mancate qualificazioni ai mondiali. […] La situazione arbitrale non avrebbe bisogno di ulteriori commenti, il gioco si è complicato e non per questioni tecniche o tattiche ma perché il regolamento è scritto da chi dentro non ha il sangue agonistico di questo meraviglioso gioco […] Il calcio deve tornare ai calciatori purché essi stessi la smettano di recitare, di fingere, di simulare, così tradendo non l’arbitro ma il pubblico. Sta per incominciare un anno di impegni seri, i club italiani e la nazionale azzurra sono chiamati a dimostrare sul campo quello che i dirigenti del football e i politici non sono stati e non sono capaci di realizzare, nel loro condominio di interessi. Servono fatti, non chiacchiere. Serve il pallone che è differente dal calcio. Il resto è nebbia”.











