McTominay non sputa nel piatto in cui ha mangiato: «Troppo facile dire che se lasci lo United, diventi più forte»

A Cbs Sport: «Lì hanno fatto tutto per me. Mi hanno aiutato con la nutrizione, l’allenamento, dal punto di vista tattico: tutto è messo a disposizione per permetterti di avere successo»

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As Roma 30/11/2025 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Scott McTominay

In un’intervista concessa da Scott McTominay a Cbs Sports Golazo, ai microfoni di Kate Abdo, il centrocampista ha parlato del “mito” dei giocatori che lasciano il Manchester United e rendono meglio altrove.

Le parole di McTominay

«È troppo facile dire: “Oh, hanno lasciato il Manchester United e ora stanno andando bene”. Nel mio ultimo anno lì ho fatto bene: ho segnato 10 gol e abbiamo vinto un trofeo (una coppa d’Inghilterra).

«Con Marcus (Rashford), ovviamente, ci sono state questioni diverse che potrebbero essere emerse e sulle quali non entreremo. Tuttavia, Marcus è un grande giocatore ed è sempre stato un grande giocatore: è una delle leggende del club, ha segnato tantissimi gol per il Manchester United e ha fatto tante grandi cose. Poiché i riflettori sono puntati direttamente su di te, sembra tutto molto peggiore. Ovviamente, quando i giocatori vanno via e giocano più partite, si sentiranno meglio con se stessi rispetto, per esempio, a giocare meno minuti al Manchester United. Ma quando sei al Manchester United devi guadagnarti quei minuti. Per esempio, come Bruno Fernandes che ha fatto cose incredibili».

Alla domanda se un cambio di ambiente sia forse ciò di cui i giocatori hanno bisogno quando faticano sotto quei riflettori, McTominay ha risposto:

«Potenzialmente sì, ma ci sono anche alcuni giocatori che se ne vanno e di cui la gente non parla così tanto. Ma ci sono anche giocatori di cui tutti parlano.»

«Dipende dalla persona e, per quanto mi riguarda, penso che sia una scusa troppo facile dare la colpa al Manchester United come club. Perché ogni volta che sono stato lì hanno fatto tutto per me. Mi hanno aiutato con la nutrizione, l’allenamento, dal punto di vista tattico: tutto è messo a disposizione per permetterti di avere successo. Non è che non ti diano certe cose che invece altri club danno.»

«È una questione di fiducia. Se vai via, giochi ogni singola partita e segni, poi segni di nuovo e la gente inizia a parlarne, ti senti bene con te stesso e vuoi continuare su questa strada».

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