In Austria il recupero sarà visibile sul cronometro allo stadio (Kicker)
Massimo Dotto ha spiegato: «Il cronometro non viene fatto proseguire per questioni di tutela dell’ordine pubblico e dell’operato dell’arbitro, unico detentore del corretto cronometraggio. Si tratta di una indicazione della Lega di Serie A»

Il cronometro visibile allo stadio, sul tabellone, a bordocampo e sui cartelloni pubblicitari si fermano al minuto 45 e al minuto 90. Senza mai mostrare il recupero. Questo crea un problema al tifoso, soprattutto quando il recupero stesso è particolarmente lungo e quindi è difficile capire quanti minuti siano trascorsi e quanti invece ne manchino. In Austria hanno deciso di dare il via libera all’indicazione del recupero con precisione al secondo. Lo scrive Kicker.
La scelta austriaca sui cronometri ed il recupero
Attualmente, nei principali campionati austriaci, il cronometro si blocca all’inizio del recupero, lasciando i tifosi nel dubbio su quanto manchi realmente al fischio finale — una situazione sempre più frustrante, soprattutto ora che i minuti aggiuntivi sono cresciuti sensibilmente.
Dal 2026, però, la situazione cambierà: come stabilito mercoledì durante le conferenze dei club di Bundesliga e Seconda Divisione, i cronometri degli stadi nei due massimi campionati continueranno a scorrere fino alla conclusione effettiva della gara, a partire dalla stagione primaverile. «La nuova regola porterà maggiore trasparenza allo stadio e, secondo le nostre aspettative, migliorerà l’esperienza dei tifosi», ha dichiarato il CEO della Bundesliga, Christian Ebenbauer. «Inoltre, dovrebbe aumentare l’accettazione dei tempi di recupero più lunghi».
Perché il cronometro si ferma ed il recupero non viene comunicato?
E allora perché il cronometro si ferma? Lo ha spiegato a calciocomo.it Massimo Dotto, esperto nella divulgazione del regolamento, sul gruppo Facebook “Regolamento del giuoco del calcio e casistica”:
“Il cronometro non viene fatto proseguire per questioni di tutela dell’ordine pubblico e dell’operato dell’arbitro, unico detentore del corretto cronometraggio. Si tratta di una indicazione della Lega di Serie A. Ci sono motivi per cui il cronometro dello stadio potrebbe essere diverso da quello dell’arbitro, ci sono motivi per cui il recupero può essere variato, quindi è “meglio” che allo stadio non si veda il recupero“. Una spiegazione che capiamo, anche se resta qualche dubbio visto che comunque si crea un disservizio per i tifosi che oltre a pagare il biglietto devono pure armarsi di timer.











