L’etica in McLaren tra Norris e Piastri si sta trasformando in stupidità e rischia di far vincere Verstappen (Times)
La casa automobilistica non vuole derogare dai propri principi-guida: nessun primo pilota. Dimenticano le parole del presidente della McLaren Walsh «c’è una linea sottile tra coraggio e stupidità». Linea abbondantemente superata

McLaren's British driver Lando Norris leads ahead of McLaren's Australian driver Oscar Piastri during the Formula One Belgian Grand Prix at the Spa-Francorchamps circuit in Spa, on July 27, 2025. (Photo by Dimitar DILKOFF / AFP)
La McLaren ha superato il limite della stupidità — è ora di dare la priorità a Norris rispetto a Piastri. Il Times non ammette più distrazioni nel suo editoriale. Il rischio è grosso. Nel dominio del 2025 del Team di Woking il rischio è quello di veder soffiato al britannico il mondiale di Formula1 e consegnare a Verstappen il quinto mondiale a causa delle guerre interne del team. L’impegno verso le “regole papaya” è ammirevole, ma in uno sport dove i margini fanno la differenza, permettere a Max Verstappen anche solo di annusare il titolo è ridicolo.
C’è una linea sottile tra coraggio e stupidità, la McLaren la sta superando
“Il fatto che Verstappen, che a un certo punto era a 104 punti dalla vetta, possa vincere questo weekend il suo quinto titolo consecutivo, è quasi farsesco dal punto di vista della McLaren. È davvero singolare che Zak Brown, così esperto nei dettagli che decidono un Mondiale in F1, sia allo stesso tempo così legato a un’etica di squadra che rischia di farglielo perdere. Nel suo libro cita spesso il presidente McLaren, Paul Walsh, che “gli ripete sempre”: «C’è una linea sottile tra coraggio e stupidità.» Forse Walsh deve tornare a parlargli. C’è certamente del coraggio nel restare fedeli ai propri principi, ma Brown quella linea l’ha già superata.
Quel che sembrava la settimana scorsa una tipica provocazione quando Verstappen ha detto: «Siamo ancora in questa lotta per gli errori degli altri», oggi appare incredibilmente profetico. Non solo è ancora in gioco: gli errori della McLaren lo stanno invitando a vincere. La decisione di non fermarsi al giro 7 domenica in Qatar ha compromesso le possibilità di Oscar Piastri di uscire davanti in questa corsa che ormai è a tre. Non del tutto, ma quasi. Con una strategia diversa, Piastri probabilmente avrebbe vinto la gara davanti a Verstappen: un swing di 14 punti. Non solo avrebbe ridotto la minaccia per Norris, ma avrebbe reso Piastri il principale rivale per il titolo.
Andrea Stella conferma la scelta McLaren: Piastri e Norris sono eguali
Quando il team principal Andrea Stella ha ammesso dopo la gara che la scelta di non fermarsi al giro 7 era stata un errore, ha insistito sul fatto che non dipendesse dalla politica McLaren di non favorire un pilota rispetto all’altro. Tuttavia, ha anche spiegato che una sosta anticipata “avrebbe potuto danneggiare Lando” per via del “double-stacking”. Ovvero: non abbiamo preso una decisione che potesse aiutare Piastri a vincere perché avrebbe potuto danneggiare Norris. Ora che Piastri è a 16 punti, le sue possibilità di superare Verstappen e Norris sono minime. Quando sette decimi possono decidere tra vittoria e sconfitta, viene da chiedersi come mai, a pochi metri dal traguardo della stagione, McLaren non sospenda le sue regole interne per un solo giorno per dare priorità a Norris.
Tuttavia, Stella ha già espresso la riluttanza della McLaren ad adattarsi alle circostanze. Dopo la gara ha detto: «Qualunque decisione prenderemo per usare la collaborazione dei nostri piloti, dovrà seguire i nostri principi fondamentali. Vogliamo essere giusti con entrambi.»
Con Verstappen in testa ad Abu Dhabi Piastri lascerà passare Norris?
La situazione più ovvia è questa: Verstappen è in testa ad Abu Dhabi, Piastri è terzo e Norris quarto. Se finisce così, Verstappen è campione. Se Piastri lascia passare Norris al terzo posto, allora vince Norris. Stella ha anche detto: «Se uno dei nostri piloti è in condizione di puntare al titolo, lo rispetteremo.» Sembra sensato — sembra implicare che Piastri verrebbe invitato a far passare Norris. Ma Stella ha poi aggiunto: «Non ci sarà nessuna chiamata che escluda l’altro pilota quando anche l’altro è in condizione di vincere.» Quindi forse Piastri non verrà invitato a far passare Norris.
Davvero McLaren permetterà ai propri principi di avere la meglio sul pragmatismo e sull’ambizione competitiva? Sembra assurdo anche solo pensarci. La mia sensazione è che, prima o poi, domenica abbandoneranno i loro dogmi e si giocheranno il tutto per tutto. Ma torna in mente ciò che Brown scrive nel suo libro, immaginando uno scenario in cui una decisione “ti fa finire con due piloti a pari punti a fine anno e perdere il Mondiale Piloti”. In questo caso, conclude: «Almeno potremo dire di averli trattati entrambi in modo equo. Ci riproveremo l’anno prossimo»”.











