Lukaku e la pazza idea di Conte: inserirlo in lista Champions e portarlo a Lisbona per il Benfica (Gazzetta)
Al posto di De Bruyne. Lukaku va di fretta, ha voglia di ricominciare, ma quando si esce da una «lesione di alto grado del retto femorale» non è il caso di azzardare.

Db Napoli 01/03/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Romelu Lukaku
Lukaku e la pazza idea di Conte: inserirlo in lista Champions e portarlo a Lisbona per il Benfica (Gazzetta)
Romelu Lukaku si sta allenando. Quotidianamente e con crescente intensità, È un professionista come pochi. Un lavoratore, è ostinato il belga. Conte ripete più volte che è un esempio per tutta la squadra. E ora sta decisamente meglio. Bisogna solo decidere il momento giusto per riportarlo quantomeno in panchina. E Conte sta pensando di inserirlo in lista Champions al posto di De Bruyne e portarlo nella trasferta portoghese per la importantissima sfida al Benfica di Mourinho.
Scrive la Gazzetta:
Centocinque giorni oggi: e, come s’era intuito in quel 14 di agosto, il rientro si avvicina. (…) Lukaku va di fretta, ha voglia di ricominciare, ma quando si esce da una «lesione di alto grado del retto femorale della coscia sinistra»non è il caso di azzardare. Il fisico risponde, gli allenamenti ispirano ottimismo, il calendario è intasatissimo e a Conte è venuta una «strana» idea: il regolamento di Champions League consente di intervenire in corsa (un solo cambio), per fronteggiare gli infortuni, e gli incidenti di questo quadrimestre hanno ridotto l’organico e sottratto leader della primissima fascia. De Bruyne e Anguissa rientreranno a febbraio (…) la tentazione di Conte, che all’orizzonte già vede il Benfica a Lisbona (il 10 dicembre), il Copenaghen in Danimarca (il 20 gennaio) e il Chelsea al Maradona (il 28), è quella di precettare BigRom, inserirlo al posto di De Bruyne, e poi aspettare la finestra di gennaio per intervenire altrove, magari «sfruttando» gli interventi del mercato.
Lukaku potrebbe persino riuscire a salire sull’aereo che trascinerà il Napoli in Portogallo per andarsi a giocare un’altra fettina della qualificazione in Champions League: niente è impossibile.
Lukaku, l’agente Pastorello: «È un leader. È un padre attentissimo, fa tante cose per i suoi ragazzi»
Federico Pastorello, agente tra gli altri di Romelu Lukaku ed Alex Meret, ha rilasciato un’intervista a FanPage soffermandosi sui propri calciatori e sul rapporto che ha con loro.
Pastorello: «Lukaku un leader con grande sentimento»
«Ovviamente parlo tantissimo con tutti. C’è chi è più riservato, ad esempio Alex Meret. Lukaku invece è una persona a cui piace parlare, quindi spesso facciamo anche delle telefonate. Ho Stefan De Vrij che chiama sempre in video, perché gli piace avere questo contatto. Però se dovessi scegliere una chat più significativa forse sceglierei quella con Skorupski. Abbiamo un gruppo in cui c’è anche la moglie, molto coinvolta nelle sue scelte, nel quale parliamo di tutto».
Su Lukaku: «È un leader. Io ci sono tanto affezionato perché intanto è un padre attentissimo. Fa tante cose per i suoi ragazzi, li segue. Da qui vedi la bontà dell’uomo, della persona. Ed è un ragazzo molto sensibile a suo modo. La gente vede questa sua stazza imponente come un gladiatore, ma nella realtà è un leader con grande sentimento.
Quel trasferimento dall’Inter al Chelsea ha sancito anche l’interruzione del nostro rapporto professionale. Poi ci siamo ritrovati a distanza di due anni. In quel contesto lì, quando ti arriva quel genere di opportunità, da professionista è sbagliato non accettare. Abbiamo pensato che potesse essere il momento giusto per capitalizzare tutto quello che aveva fatto. Dopo purtroppo sono successe una serie di cose che purtroppo han fatto sì che non si rivelasse la scelta migliore. In seguito lui fece una scelta, che io ho rispettato (interrompere il rapporto di procura, ndr). Ma il legame affettivo nei suoi confronti è rimasto intatto, tant’è vero che poi a distanza di due anni siamo tornati a lavorare assieme.
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Quello di Lukaku dall’Inter al Chelsea è stato un trasferimento lunghissimo, difficilissimo. Quando alla fine ho avuto l’ok è stata una liberazione. Ero a Folgaria, sempre nei giorni di Ferragosto. Lanciai il telefono 10 metri per aria quando Marina Granovskaia accettò le ultime condizioni richieste dall’Inter. E poi quando mi diedero il premio di miglior agente al mondo a Dubai, davanti alla mia famiglia e alle mie figlie. Un momento di grande orgoglio personale».











