Conte torna dagli esercizi spirituali e vince ma l’Atalanta è una squadra mal riuscita (Damascelli)
Sul Giornale. È bastato uno sfogo plateale per sistemare la pratica? Piano. Domani, contro il Qarabag, nulla è scontato

Dc Napoli 04/11/2025 - Champions League / Napoli-Eintracht / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Antonio Conte
Conte torna dagli esercizi spirituali e vince ma l’Atalanta è una squadra mal riuscita (Damascelli)
Tony Damascelli scrive il consueto e mai banale commento sulla giornata di Serie A. Lo fa come al solito sul Giornale.
Ecco un breve estratto:
Max Allegri non sbaglia mai partite come queste, l’Inter si ferma e favorisce Roma e Napoli. Rientrato dagli esercizi spirituali, Conte ha rivisto il Napoli che voleva, è bastato uno sfogo plateale per sistemare la pratica? Chi ci crede faccia un passo in avanti, certi risultati vanno contestualizzati
all’avversario e l’Atalanta del dopo Gasperini è un’idea mal riuscita, tredicesima in classifica in parità perfetta tra gol incassati e gol realizzati. Domani, contro il Qarabag, nulla è scontato, la squadra azera ha un vantaggio di tre punti nella graduatoria di Champions, dunque vincere e basta per venire via dai tremori.
Beukema: «Conte e Italiano? C’è qualche somiglianza nel modo di lavorare, soprattutto nel pressing alto»
Dopo il convincente 3-1 contro l’Atalanta, Sam Beukema è intervenuto ai microfoni della Rai nel corso de ‘Il Sabato al 90°’ per analizzare il momento degli azzurri.
Avete disputato un primo tempo devastante. Siete soddisfatti della prova?
«Hai ragione, abbiamo offerto una grande prestazione stasera, soprattutto nella prima frazione. Siamo partiti con l’intensità giusta, con l’energia corretta, e siamo riusciti a segnare tre gol. Nella ripresa un po’ meno, ma comunque non abbiamo concesso molto. Siamo contenti e ora dobbiamo proseguire così: testa alla prossima partita».
Vi sentite più a vostro agio con la difesa a tre, che in realtà diventa quasi una linea a cinque?
«In realtà, anche quando giocavamo a quattro, in certi momenti della gara scivolavamo comunque a cinque dietro, quindi non cambia così tanto. Però sì, ci troviamo bene anche con la difesa a tre: con i ragazzi del reparto abbiamo dimostrato di saperci adattare. È una delle forze di questo gruppo».
Si è parlato di crisi nello spogliatoio: quando è tornato Conte vi siete chiariti?
«Certo, abbiamo parlato tutti insieme, squadra e staff. Ci siamo detti che dovevamo ritrovare l’energia giusta, quella che era un po’ mancata dopo la partita contro il Bologna. Dovevamo dimostrarlo in campo e ci siamo riusciti. Siamo ancora molto uniti, e da adesso in avanti dobbiamo continuare su questa strada».
C’è una certa somiglianza tra Conte e Italiano nel modo di lavorare?
«Sì, soprattutto nel pressing alto con i riferimenti: lo facevamo a Bologna e lo facciamo anche qui a Napoli. Da questo punto di vista per me non cambia molto. E poi possiamo giocare anche in maniera più diretta, come accadeva a Bologna. Ci sono delle somiglianze, e questo è un vantaggio per me perché alcune cose già le conoscevo».











