La nuova vita di Cristiano Ronaldo: ambasciatore dell’Arabia Saudita negli incontri con Trump (martedì il primo)

Athletic. Tornerà negli Usa dopo dieci anni e dopo la denuncia di stupro (poi decaduta) del 2017. CR7 sarà a Washington assieme a Mohammed Bin Salman

Ronaldo

Monaco di Baviera (Germania) 08/06/2025 - Nations League / Portogallo-Spagna / foto Imago/Image Sport nella foto: Cristiano Ronaldo ONLY ITALY

Cristiano Ronaldo dovrebbe partecipare martedì a un incontro alla Casa Bianca, nel giorno in cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump accoglierà nello Studio Ovale il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman. Lo hanno confermato a The Athletic diverse fonti informate sui piani. Ronaldo è diventato il volto della Saudi Pro League, il campionato saudita che negli ultimi anni ha investito miliardi di fondi statali per attirare alcuni dei giocatori più noti del pianeta. Il portoghese gioca per l’Al Nassr, una delle squadre controllate dal fondo sovrano saudita PIF (Public Investment Fund).

La diplomazia di Cristiano Ronaldo alla Casa Bianca con Trump

L’incontro di martedì — riportato inizialmente da Msnow — farà parte di un importante evento diplomatico. Il principe ereditario torna negli Stati Uniti per la prima volta dopo sette anni. In questo periodo, Mohammed Bin Salman era diventato un paria sulla scena internazionale. Ciò a causa dell’omicidio di Jamal Khashoggi che secondo un rapporto dell’intelligence americana sarebbe stato da lui autorizzato. Accusa sempre negata da Mohammed Bin Salman e dall’Arabia Saudita. Trump e il principe discuteranno degli Accordi di Abramo, di relazioni internazionali e degli investimenti reciproci tra i due Paesi.

Né la Casa Bianca né i rappresentanti di Ronaldo hanno risposto alle richieste di commento. In una recente intervista con il giornalista Piers Morgan, Ronaldo ha definito Mohammed Bin Salman “il nostro capo”. Per il portoghese sarà anche la prima apparizione di rilievo negli Stati Uniti dopo oltre dieci anni: non gioca sul suolo americano da quasi 12 anni. L’ultima volta che il quarantenne è sceso in campo negli Usa risale al 2 agosto 2014, quando entrò come sostituto con la maglia del Real Madrid contro il Manchester United, davanti a 109.318 spettatori al Michigan Stadium di Ann Arbor. Poco prima, nella stessa estate, aveva giocato anche con il Portogallo in un’amichevole contro l’Irlanda al MetLife Stadium nel New Jersey.

Nel 2017 coinvolto negli Usa in un caso di aggressione sessuale

L’assenza di Ronaldo negli Stati Uniti è diventata ancora più evidente dal 2017, quando il settimanale tedesco Der Spiegel pubblicò i dettagli di una presunta aggressione sessuale che avrebbe coinvolto Ronaldo e la modella Kathryn Mayorga durante una vacanza a Las Vegas nel 2009 — accuse sempre respinte con forza dal portoghese e per cui non sono mai stati presentati capi d’accusa. Da allora, Ronaldo non è mai stato fotografato in pubblico sul territorio statunitense, né ha partecipato a tournée o partite amichevoli negli Usa, che si trattasse del Real Madrid, della Juventus, del Manchester United o dell’attuale Al Nassr. Alla fine del 2022 aveva avuto contatti preliminari con lo Sporting Kansas City per un possibile trasferimento in Mls, poi sfumato con l’offerta saudita.

La maglietta con dedica a Trump di Ronaldo

Negli ultimi mesi, Ronaldo è stato coinvolto anche in iniziative diplomatiche per avvicinare Trump. A luglio, durante un vertice del G7 in Canada, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa (anch’egli portoghese) ha regalato a Trump una maglia del Portogallo firmata da CR7. Era una numero 7 con la dedica: “Al presidente Donald J. Trump, giocando per la pace”. Nell’intervista con Morgan, Ronaldo ha detto di voler incontrare Trump per parlare di pace nel mondo: “È uno di quelli che possono contribuire a cambiare il mondo. Una delle figure più importanti è il presidente degli Stati Uniti. Se possiamo aiutarci a vicenda per riuscirci… Giuro che faccio fatica a guardare la tv. A volte accendo le notizie e non riesco… Lui è una delle persone che vorrei incontrare, sederci e fare una bella chiacchierata. Che sia qui o negli Stati Uniti, ovunque voglia. So che è stato qui in Arabia Saudita con il nostro capo, il principe Mbs. Spero un giorno di incontrarlo perché è uno di quelli che possono far succedere le cose, e a me piacciono le persone così.” Ronaldo tornerà negli Stati Uniti nel 2026: a marzo è prevista un’amichevole tra il Portogallo e la nazionale Usa al Mercedes-Benz Stadium di Atlanta. Poi dovrebbe far parte della selezione portoghese ai Mondiali estivi.

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