Sul Celta
«In questo momento il Celta è in buona forma. In una situazione migliore della nostra. Hanno vinto quattro partite. Ma è una questione di mentalità, e ne abbiamo parlato. Vogliamo vincere, vogliamo andare al riposo con altri tre punti. Sono sicuro che i miei sanno cosa bisogna fare.»
Sullo Spotify Camp Nou
«Spero che saremo più forti lì… la prima impressione è stata fantastica. Si respira la storia lì. È stato impressionante. Ho provato emozioni incredibili e sono sicuro che ci aiuterà, le sentiamo. I tifosi sono più vicini che al Montjuïc. Questa è la cosa più importante per il futuro del club, e hanno fatto un ottimo lavoro. Mi congratulo con tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo.»
Su Laporta e Deco
«È sempre importante avere la fiducia del club. Sappiamo come stanno andando le cose. Abbiamo bisogno di più fiducia, lo abbiamo visto contro il Club Brugge. La difesa sta giocando troppo arretrata… anche gli attaccanti sono lontani da dove vorremmo che fossero. Abbiamo una struttura chiara e vogliamo essere connessi quando non abbiamo la palla. Ne abbiamo parlato e spero che faremo meglio a Vigo.»
Sui c.t. delle squadre nazionali
«Non ho parlato con loro della gestione dei minuti dei giocatori internazionali.»
Confronto con il Bayern
«È facile fare paragoni. Ma bisogna guardare il quadro generale. Non parlerò del Bayern qui. Abbiamo vinto la Bundesliga al secondo anno. Qui abbiamo molti infortunati, e sono giocatori chiave. Stiamo gestendo la situazione bene, al meglio delle nostre possibilità. Abbiamo ottenuto un punto a Bruges. E siamo secondi in Liga. È novembre, abbiamo ancora molta strada da fare. I giocatori sanno che devono giocare meglio. Quando tutti saranno tornati, dopo due o tre partite, staranno meglio. Ma nel frattempo, dobbiamo continuare a lottare. Non l’abbiamo vista a Bruges, non abbiamo visto la lotta che vogliamo, e spero di vederla domani.»
Sulla scorsa stagione
«La scorsa stagione è stata diversa, abbiamo giocato a un altro livello. Abbiamo parlato della partita contro il Club Brugge e loro sanno cosa voglio. Voglio vederlo riflesso in campo.»
Su Gavi
«Gavi non è un’opzione. È importante per la squadra: il suo carattere, il suo atteggiamento e la sua mentalità sono eccezionali. Quando tornerà, sarò felice. Ma dobbiamo aspettare.»
Sull’utilizzo certosino di Lamine Yamal
«Chiedo la stessa cosa alla nazionale che stiamo facendo qui: che si prendano cura di lui. È cambiato, sta molto meglio, si allena molto bene, fa trattamenti quotidiani in palestra… Può tornare al suo livello migliore, non è ancora al cento per cento. Dobbiamo prenderci cura di lui, qui e con la nazionale. E penso che anche loro lo stiano facendo. Ad ogni modo, la cosa più importante è la squadra, non i giocatori.»