Calciatori coinvolti nel caso scommesse: Ricci, Bellanova e Perin se la cavano con 250 euro (una mancetta)
L'Ansa: nei prossimi giorni avranno l'ok dei pm e così i calciatori verseranno quei 250 euro a testa per chiudere la partita

Mg Reggio Emilia 16/04/2023 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Mattia Perin
Sono già arrivate le prime richieste di oblazione da parte dei calciatori finiti indagati nell’inchiesta milanese sul “sistema” di scommesse clandestine. I giocatori potranno pagare una multa da 250 euro ciascuno per uscire dal procedimento.
Caso scommesse, emerge la possibilità oblazione: i dettagli
Ecco cosa scrive l’Ansa:
“Sono già arrivate le prime richieste di “oblazione”, ossia di poter pagare una multa da 250 euro per uscire dal procedimento, da parte dei calciatori finiti indagati nell’inchiesta milanese sul “sistema” di scommesse clandestine, soprattutto poker on line ed eventi sportivi diversi dal calcio, che aveva portato, lo scorso maggio, all’arresto di cinque persone, tra cui i presunti “gestori” del giro di puntate”.
“Da quanto si è saputo, in Procura sono già state presentate le istanze di Samuele Ricci, centrocampista del Milan e della Nazionale ed ex Torino, di Raoul Bellanova, difensore azzurro e dell’Atalanta ed ex granata, e di Mattia Perin, portiere della Juventus”.
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Sui nomi emersi:
“Nei prossimi giorni ne arriveranno altre, avranno l’ok dei pm e così i calciatori verseranno quei 250 euro a testa per chiudere la partita. In totale, nelle indagini della polizia giudiziaria della Gdf, coordinate dai pm Roberta Amadeo e Paolo Filippini, erano emersi i nomi di 13 calciatori, tra cui anche Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo, Sandro Tonali, Alessandro Florenzi e Wes McKennie”.
Infine, sulle accuse:
“Quasi tutti rispondono del reato di aver preso parte alle scommesse illegali, mentre solo Fagioli e Tonali, che erano già finiti nella prima inchiesta torinese, hanno in più anche l’accusa di aver pubblicizzato con altri compagni di squadra e non quelle piattaforme illecite. Per loro due la strada sarà quella del patteggiamento, non essendo possibile l’oblazione con quelle contestazioni”.











