De Bruyne si è rimesso in gioco con un allenatore che non fa sconti neanche a se stesso

Il Corriere dello Sport sottolinea l'incredibile talento e la fame che abitano ancora nella mente di un campione con 24 titoli in bacheca.

De Bruyne

Mg Reggio Emilia 23/08/2025 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Kevin de Bruyne

Il Corriere dello Sport tesse oggi un lungo elogio di Kevin De Bruyne. Criticato dopo le prime prestazioni al Napoli ed esaltato dopo la doppia prova contro lo Sporting e il Genoa. Un campione indiscutibile, almeno secondo noi.

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“Kevin De Bruyne è stato uno dei migliori giocatori della prima parte della stagione del Napoli, questo è certo, ma nell’ultima settimana è stato addirittura magico. King Kev, KDB o come vi pare: lui, il fuoriclasse. Il campione senza tempo e a questo punto senza età: 34 anni indossati con assoluta nonchalance e un’energia incredibile, assolutamente all’altezza della durissima preparazione atletica di Conte”.

De Bruyne è ancora un atleta vero, capace di incidere, aiutare la squadra, giocare divinamente per gli altri e con gli altri. E magari anche di decidere le partite da solo. Tra Sporting e Genoa è salito in cattedra come il professore dell’attimo fuggente: in piedi, letteralmente, sprigionando tutto il talento e la fame che abitano ancora nella mente di un campione con 24 titoli in bacheca. De Bruyne s’è rimesso in gioco dopo un paio di anni complessi a fare a pugni con gli infortuni e lo ha fatto con un allenatore che non fa sconti neanche a se stesso sul piano del lavoro, della sofferenza e dei limiti valicabili. E a quanto pare, beh, Kevin s’è messo in testa di andare oltre, di superarli sul serio: un esempio da raccontare. Lui come Modric, il bello del calcio. Dicevamo: anche la media dei chilometri percorsi in gara è sempre stata molto elevata, a volte la più elevata, addirittura superiore a quella di McTominay, ma lo sprint e dunque i ritmi sono il sintomo di una condizione che cresce e di un calcio che spacca la monotonia e di conseguenza gli ostacoli avversari. Contro il Genoa, con Spina, ha trascinato la squadra: ingresso, rimonta, vittoria”.

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