Mughini: «La Juventus dovrebbe cambiare nome. Era la squadra degli Agnelli e degli italiani. Oggi non è né l’una né l’altra»
Al Foglio. Perché il calcio? «Perché è popolare. Se in tv avessi parlato di Brasillach non avrei avuto quel successo»

archivio Image / Spettacolo / Giampiero Mughini / foto Clemente Marmorino/Image
Mughini: «La Juventus dovrebbe cambiare nome. Era la squadra degli Agnelli e degli italiani. Oggi non è né l’una né l’altra»
Giampiero Mughini intervistato dal Foglio a firma Salvatore Merlo. Parla anche del calcio e ovviamente della Juventus.
Scrive il Foglio:
Un intellettuale in mezzo ai tifosi. Perché il calcio? “Perché è popolare. Se in tv avessi parlato di Brasillach non avrei avuto quel successo”. Un intellettuale tifoso. “Juventino”. Ma la Juve ora è in una crisi nera. “La Juventus dovrebbe cambiare nome. Era la squadra degli Agnelli e degli italiani. Oggi non è più né l’una né l’altra. Forse è tutta la serie A che dovrebbe cambiare nome”. La voce si fa tagliente, amara, ma sempre capace di trasformare il dolore in parabola. “E’ una metafora formidabile dell’italia. I ragazzini non giocano più a palla nei cortili, stanno sui social con il telefonino. Altro che calcio”.
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