Donnarumma guadagnerà 80 milioni al City fino al 2030, più un bonus sulle reti inviolate (Repubblica)
Lo stipendio sarà di 15 milioni netti a stagione, salendo a 18 nella stagione 2029-30. Tre milioni l'anno di bonus, di cui due vincolati alla vittoria della Premier e Champions.

Milano 12/09/2023 - qualificazioni Euro 2024 / Italia-Ucraina / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gianluigi Donnarumma
La Repubblica ha rivelato in dettaglio lo stipendio che percepirà Gigio Donnarumma al Manchester City, diventando il portiere più pagato al mondo.
Lo stipendio di Donnarumma al Manchester City
Il quotidiano nell’edizione odierna scrive:
Le cifre e i particolari del contratto firmato lo scorso primo settembre con il City lo incoronano come il più ricco nel suo ruolo. Calcolando solo la parte fissa dell’ingaggio, guadagnerà 80 milioni di euro fino al 30 giugno 2030. Se poi venisse esercitata l’opzione di rinnovo per un anno in più, arriverebbe quasi ai 100 milioni. Donnarumma ha firmato col City un quinquennale da 15 milioni di euro netti a stagione a salire, fino ai 18 della stagione 2029-30. Sono 19 i milioni previsti per un’ulteriore stagione. Poi ci sono i bonus, da 3 milioni l’anno: 2 vincolati al raggiungimento di obiettivi di squadra (vittoria della Premier e della Champions); c’è un terzo bonus particolare che riguarda le prestazioni di Gigio: sarà parametrato al numero di reti inviolate nell’arco della stagione. L’equivalente del bonus gol per un centravanti. Ha avuto un sostanziale aumento rispetto ai 10 milioni di euro annui percepiti al Psg.
Il portiere ex Psg: «Guardiola mi ha voluto fortemente»
«Negli ultimi giorni ne ho un po’ risentito per quello che stava succedendo, ma sono sempre stato bene. Non vedevo l’ora di andare al City, Guardiola mi ha voluto fortemente e questo mi ha lusingato. Essere voluto così dalla società più forte al mondo non può che renderti orgoglioso. Sono molto emozionato e contento»
Quanto ti ha deluso Luis Enrique? Può dire quelle parole un allenatore così?
«Ho sempre avuto un ottimo rapporto col mister. E’ stato diretto con me, fin dai primi giorni di ritiro. Deluso non lo so, ognuno fa le sue scelte. Il tecnico ha il potere di decidere, ma avere il supporto di tutti – soprattutto dei miei compagni – mi ha fatto capire cosa avevo dato al Psg e questo credo sia la cosa più importante. Perché oltre il calcio ciò che rimane è questo, sapere l’affetto di tutto l’ambiente, dei miei compagni, mi ha reso orgoglioso di ciò che ho lasciato».