Rabiot vuole tornare in Italia, il Napoli ha avuto un contatto diretto con la madre-agente (Pedullà)

«Sondaggio del Napoli per Rabiot, ma non è un'operazione semplicissima. Anche il Milan è interessato, se dovesse partire Musah».

Rabiot

Marseille's French midfielder #25 Adrien Rabiot celebrates after scoring during their ligue 1 football match Olympic of Marseille (OM) against stade Rennais at the Velodrome stadium in Marseille on May 17, 2025. (Photo by Christophe SIMON / AFP)

Adrien Rabiot lascerà molto probabilmente il Marsiglia, dopo quanto accaduto nei giorni scorsi con la lite con il tecnico Roberto De Zerbi. Il centrocampista francese ha messo un ritorno in Italia come sua priorità e pare che il Napoli ci stia facendo un pensierino.

Sondaggio del Napoli per Rabiot, che vuole tornare in Italia

Il giornalista Alfredo Pedullà ha dichiarato sul suo canale YouTube:

«Confermo il sondaggio Napoli per Rabiot, c’è stato un contatto diretto con la madre-agente Veronique. Non è un’operazione semplicissima: ci sarà un gioco a rialzo e di commissioni. Ma bisogna stare attenti al Milan, che potrebbe tornare su Rabiot last minute se Musah dovesse lasciare il club. Oggi Rabiot ha messo l’Italia in cima alla lista di gradimento. Se il Napoli prende Rabiot fa un salto di qualità, ma bisogna stare attenti ad Elmas, che ha messo gli azzurri in cima alla lista. E poi c’è il discorso Hojlund, che procede nel migliore dei modi per cercare di chiuderlo ed evitare inserimenti di altri club. La situazione legata a Rabiot bisogna valutarla nei prossimi giorni».

«Mai vista una rissa simile, un compagno a terra senza conoscenza. Falsità dal suo entourage»

A una settimana dalla clamorosa rissa nello spogliatoio tra Adrien Rabiot e Jonathan Rowe, lo scontro non è più soltanto fisico ma anche mediatico: da un lato Roberto De Zerbi e la dirigenza dell’Om che difendono la scelta di sospendere i due giocatori, dall’altro Véronique Rabiot che moltiplica le uscite pubbliche accusando il club di doppi standard e mancanza di rispetto verso il figlio.

Roberto De Zerbi, in conferenza stampa pre-partita (vigilia di Marsiglia–Paris Fc) non ha aspettato domande, ma ha aperto lui stesso con un lungo monologo sul caso Rabiot–Rowe: «Ho messo da parte il mio orgoglio. Esiste una gerarchia. Sono abituato a parlare di ciò che accade negli spogliatoi, ma bisogna rimettere ordine. È necessario. In un luogo di lavoro abbiamo due dipendenti che si picchiano, come in un pub inglese, con un compagno di squadra a terra perché aveva perso conoscenza. Che cosa deve fare il datore di lavoro in Francia? Due soluzioni: o la sospensione, o il licenziamento. Con Medhi Benatia e Pablo Longoria ci siamo sentiti al telefono sabato e domenica. Abbiamo aspettato lunedì per comunicare una decisione chiara: mettere i giocatori fuori rosa, in attesa di vedere quale fosse il loro stato d’animo e se avessero rimorsi. In un club di calcio, come ovunque, deve esserci una gerarchia. Viene prima di tutto il club. E prima dei giocatori ci sono l’allenatore e il club».

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