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Corsera: Agnelli furioso per l’attacco di Pecoraro, nuova guerra con la Figc?

Il processo sportivo potrebbe concludersi già al termine del campionato, possibile un nuovo scontro Agnelli-Federcalcio dopo la “pace” con Tavecchio.

Corsera: Agnelli furioso per l’attacco di Pecoraro, nuova guerra con la Figc?

Il racconto

«Andrea Agnelli è furioso non tanto per il deferimento, che aveva messo in preventivo, quanto per il tono dell’attacco di Giuseppe Pecoraro, il capo della Procura federale». Si apre così il pezzo del Corriere  della Sera sul caso Juventus-‘nrangheta. Non è un pezzo che fornisce ulteriori elementi nella storia dei fatti, ma spiega gli atteggiamenti in campo. E, in qualche modo, anticipa una «primavera rovente» per quel che riguarda il rapporto tra Juventus e Federcalcio.

Intanto Pecoraro viene descritto come «l’ex prefetto di Roma, diventato famoso tra i calciofili per aver trattato con Genny ‘a carogna e aver fatto giocare la finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli nel maggio 2014». Poi, al di là di questa nota di colore, c’è la parte che in qualche modo chiarisce il vero punto della vicenda. Leggiamo «È triste notare come anche la Juventus, considerata un modello di organizzazione, possa finire prigioniera di rapporti poco chiari con tipi loschi che sostituiscono la passione con interessi economici. Bagarini, più che tifosi. Agnelli dovrebbe essere il primo a pretendere chiarezza. Di sicuro qualcosa di poco chiaro succede nella curva dello Stadium».

La posizione di Agnelli

Sempre secondo il Corsera, il nocciolo della questione di Pecoraro su Agnelli è che il presidente della Juventus «non impediva a tesserati, dirigenti e dipendenti ella Juve di intrattenere rapporti costanti e duraturi con i gruppi ultrà anche per il tramite e con il contributo fattivo di esponenti della malavita organizzata, autorizzando la fornitura agli stessi di biglietti e abbonamenti in numero superiore al consentito».

Per questo motivo, il processo sportivo «avrà toni accesi e sarà più complesso di quanto immaginavano i bianconeri». Anche perché, sebbene restino gravi anche le accuse “semplici” (il rapporto con il tifo organizzato finalizzato alla distribuzione dei biglietti, anche per «mantenere la pace nelle curve»), è tutta un’altra cosa essere accusati di aver trattato con la malavita organizzata.

La posizione della Figc

A questo punto, il Corsera apre un nuovo fronte: dopo la pace Agnelli-Tavecchio, come si evolveranno i rapporti tra le parti dopo questa «storiaccia»? Il quotidiano milanese scrive che il neoeletto presidente, spalleggiato anche dai bianconeri, non si sia ancora espresso pubblicamente sulla vicenda a causa di piccoli problemi di salute in via di risoluzione. Detto questo, però, il pezzo sottolinea «l’autonomia della Procura Federale» e quindi il fatto che ci possano essere delle ripercussioni in questa convivenza.

Le prossime tappe: mercoledì nuova audizione dell’avvocato Chiappero in Antimafia. Sarà sentito anche Agnelli. Nel frattempo, il Corsera scrive che gli indagati (al processo sportivo, in quello penale i dirigenti Juve sono solo testimoni) rischiano un’inibizione e una forte ammenda. Secondo il codice della Federcalcio, l’articolo violato sarebbe il numero 12. Il processo potrebbe iniziare e finire già per il termine della stagione agonistica, almeno per quanto riguarda il primo grado di giudizio.

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