Settebello e Setterosa fuori dai Mondiali, la pallanuoto è finita come in uno stagno
Sembrava che l'eliminazione dei Giochi avesse aperto un nuovo ciclo. Dopo un anno siamo punto e a capo. Le scuse del c.t. Campagna: «Chiediamo scusa, l'impegno non è mancato ma è stato insufficiente»

Alessandro Campagna ai Mondiali di Singapore 2025, Foto di Andrea Masini / DBM
È passato un anno dalle due grandi e cocenti delusioni di Parigi della pallanuoto italiana: Setterosa e Settebello fuori ai quarti di finale. I primi contro l’Olanda campione d’Europa in carica; i secondi dall’Ungheria nella partita delle beffe in cui l’Italia è stata gravemente penalizzata dall’arbitro. Poi arrivò la protesta contro la Spagna, l’inno ascoltato spalle alla giuria, la squalifica di sei mesi in tempo per tornare a disputare i mondiali. O oggi? Dopo un anno l’Italia femminile fuori ai quarti di finale contro l’Ungheria lottando, Settebello contro la Grecia in maniera disonorevole. Di seguito le dichiarazioni dei rispettivi commissari tecnici. Era dai Mondiali di Budapest 2017 che l’Italia non usciva dai tornei iridati di pallanuoto sia con il Settebello che con il Setterosa ai quarti di finale: dopo otto anni, a Singapore 2025, la scena si ripete
Campagna: «Abbiamo sbagliato partita, chiediamo scusa alla pallanuoto italiana e agli spettatori»
Alessandro Campagna (c.t. nazionale maschile): «Abbiamo sbagliato partita. Chiediamo scusa ad appassionati e telespettatori perché si aspettavano un Settebello diverso. L’impegno non è mancato, ma non è stato sufficiente. La Grecia ha giocato la partita perfetta, noi invece ce la siamo incasinati. Siamo andati a finire 9-1; comunque ci credevo perché abbiamo le caratteristiche per piazzare un break di 4/5-0, avremmo potuto mettergli pressione e provare a riaprirla. Anche il loro portiere è stato bravo e li ha salvati in alcuni momenti che potevano girare la partita. Però bisogna ammettere che l’avversario è stato superiore. Il percorso di questa squadra è appena cominciato, dobbiamo continuare a lavorare».
Carlo Silipo (c.t. nazionale femminile): «Abbiamo giocato molto bene nei primi due tempi, con grande applicazione difensiva e pazienza in attacco – sottolinea il ct Carlo Silipo – Il terzo tempo è stato decisivo, ci è mancata forza in attacco e abbiamo subito troppo; poi abbiamo provato a cambiare qualcosa a livello tattico per rientrare in partita, ci stavamo quasi riuscendo però è emersa la qualità delle giocatrice ungheresi e soprattutto di Keszthely che nei momenti importanti ci ha punito. Ci sono state anche situazioni arbitrali discutibili, ma bisogna esserne superiori. Abbiamo avviato un nuovo quadriennio olimpico, convocando ragazze di prospettiva con cui abbiamo già disputato anche la World Cup. Stiamo allargando il gruppo per crescere il più velocemente possibile in previsione dei prossimi impegni. Proseguiremo il torneo per ottenere il massimo.»
Il futuro è tutto da scrivere. Scorrendo l’albo d’oro del campionato maschile si legge: dal 2006 al 2019 Pro Recco; 2019/2020 non assegnato, 2020/21 An Brescia, 2021/22 Pro Recco, 2022/2023 Pro Recco, 2023/2024 Pro Recco. Forse c’è da chiedersi perché il campionato italiano non riesca a produrre una nazionale molto competitiva negli ultimi anni. Il dominio di una sola squadra non giova. Anche dopo il disimpegno della proprietà si pensava ad un torneo più equilibrato. Non è stato così. Ed allora continuiamo a leccarci le ferite con un nuoto che vola ed una pallanuoto che arranca. Un nuoto per il quale ci sono progetti a iosa e una pallanuoto che non riesce a uscire dallo stagno.