Kimi Antonelli: «La F1 è un mare pieno di squali, è un attimo essere mangiato»

L'intervista a Sette: "Imparo anche guardando Sinner, la sua forza mentale è impressionante"

Kimi Antonelli

Montreal 15/06/2025 - gara F1 / foto Psnewz/Image Sport nella foto: Andrea Kimi Antonelli

Andrea Kimi Antonelli, anni 18, dice che “in F1 è come nuotare in un mare pieno di squali, è un attimo cadere nella trappola ed essere mangiato”. Il fatto è che il pilota bolognese della Mercedes, è arrivato tra gli squali ancora prima di prendere la patente ed è salito sul podio prima di fare la maturità. A Sette, il magazine del Corriere della Sera racconta che altrimenti avrebbe fatto “magari il calciatore, perché a Bologna giocavo per divertirmi, e mi piaceva un sacco. A quei tempi però già correvo sui kart. Attaccante, non per i dribbling e per i tocchi di classe. Ma perché correvo tanto anche in campo, diciamo che correvo e basta”.

Ha una ragazza, Eliska, “una pilota di kart. Conosce il mio mondo, Capisce i sacrifici. Ma è presto per vivere insieme. Io sono un ragazzo normale. Avevo un bel gruppo di amici a scuola e quando torno a Bologna cerco di passare quanto più tempo possibile con loro. Sono anche appassionati di Formula 1, mi seguono sempre. Per ora riesco a mantenere il rapporto, le relazioni umane sono importanti. Nel mio sport sono un po’ solo. Lontano dalla famiglia, lontano dagli amici. Non è facile mantenere certi rapporti”.

Ovviamente gli fanno la domanda su Sinner, diventato ormai unità di misura mondiale del successo sportivo: “Prima di tutto vorrei conoscerlo. Dovevamo incontrarci lo scorso anno ad Abu Dhabi, ma mi sono ammalato, mannaggia. Seguo il tennis e i suoi match. Di Jannik mi impressiona la forza mentale durante le partite, magari quando le cose non stanno andando bene. Quante volte ha ribaltato situazioni difficili? Riesce a restare concentrato in ogni momento, vedendolo s’impara”.

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