Trump che beffa: il Messico batte gli Usa a Houston e l’ambasciatore indossa la maglia della Nazionale per scommessa

Tra Usa e Messico il muro anti immigrazione, ma in 70.000 vanno a Houston per vedere il trionfo e costringere l'ambasciatore a pagare la scommessa

De Siervo è il nostro Trump

Alla fine a spararsi non è stato Trump

Ronald Johnson, Ambasciatore degli Stati Uniti in Messico, ha saldato la sua scommessa con il Segretario degli Esteri messicano, Juan Ramón de la Fuente, indossando la maglia della nazionale messicana in un video pubblicato sui suoi canali ufficiali. Il gesto fa seguito alla vittoria del Messico nella finale della Gold Cup 2025 vinta contro gli Usa 2-1. Lo scrive El Pais.

“A Houston, davanti a 71.000 spettatori, per la maggior parte messicani in barba alle politiche migratorie di Donald Trump, i centroamericani hanno vinto il trofeo per la decima volta un record nel torneo annuale tra le migliori squadre dei paesi della Concaf (Nord America, Centro e Caraibi). Questa finale è stata l’ottava tra centroamericani e statunitensi che, tra l’altro, sono co-organizzatori con il Canada della Coppa del Mondo 2026. Gli Usa hanno vinto sette volte il trofeo”.

La partita, che smacco per Trump

Gli uomini di Mauricio Pochettino avevano aperto le marcature portando in vantaggio gli Usa al quarto minuto grazie ad un colpo di testa di Chris Richards, difensore centrale del Crystal Palace. Il pareggio poco prima della mezz’ora di gioco grazie al Raul Jimenez, lanciato in profondità da Marcel Ruiz. L’attaccante del Fulham, autore del gol della qualificazione in finale contro l’Honduras (1-0), ha poi reso omaggio al portoghese Diogo Jota con una maglia contrassegnata dal N.20 con il suo nome. I due sono stati compagni di squadra al Wolverhampton. Decisivo il gol al 77′ di Edson Alvarez, giocatore del West Ham e capitano dei messicani, nominato miglior giocatore del torneo.

Le congratulazioni 

Questo quanto scritto daEl Universal.

“«Congratulazioni al Messico! Ben fatto!» ha esclamato il diplomatico nel video, aggiungendo su X (ex Twitter) che «una promessa è una promessa». Venerdì 4 luglio, Johnson aveva proposto: «Se vinciamo, sfido il segretario De la Fuente a farsi una foto con la maglia degli Stati Uniti; e farò lo stesso se vince il Messico». Aveva anche sottolineato l’amicizia e il rispetto fuori dal campo, pur riconoscendo la rivalità sportiva”. 

Il Segretario De la Fuente aveva risposto in modo “discreto” per evitare di politicizzare l’evento sportivo, come riportato da Bajo Reserva Exprés di El Universal. Nel suo messaggio post-partita, Johnson ha ribadito l’impegno congiunto di Stati Uniti e Messico per promuovere il turismo, la sicurezza e la “grande festa sportiva”, dimostrando come anche una competizione possa rafforzare i legami diplomatici.

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