Aveva quasi ragione Zaniolo, non ha preso a pugni i baby della Roma: solo un paio di manate sul collo
La Gazzetta: "Chinè ha appurato che i fatti non sono andati esattamente come descritto dalla Roma in più comunicati. Zaniolo si è comunque scusato e ha patteggiato”

Mg Milano 10/02/2025 - campionato di calcio serie A / Inter-Fiorentina / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Nicolo’ Zaniolo
Nicolò Zaniolo fa parlare più per quanto fa fuori dal campo che all’interno del rettangolo di gioco. Qualche mese fa (per la precisione era il 25 maggio) era stato protagonista di una presunta rissa (in realtà volarono qualche insulto e spintone di troppo) con alcuni giocatori della Primavera della Roma. Il calciatore aveva negato ogni suo coinvolgimento. In ogni caso ha patteggiato e quest’oggi è arrivata la sentenza che lo obbligherà a pagare un’ammenda di 15mila euro. In realtà, però, Zaniolo non aveva del tutto torto. Scrive Gazzetta.it.
Zaniolo patteggia per la mini-aggressione ai due Primavera della Roma
“Ha rischiato, ha capito, si è scusato e ha patteggiato. Nicolò Zaniolo pagherà un’ammenda di 15.000 euro per la cosiddetta rissa (che poi rissa non era) con i due giocatori della Primavera della Roma il 25 maggio negli spogliatoi del Viola Park”.
“L’attaccante ha raggiunto un accordo con il capo della Procura federale, Giuseppe Chinè, che gli ha riconosciuto un paio di attenuanti. Durante l’interrogatorio ha colto il pentimento di Zaniolo per quello che aveva fatto, seppur rispondendo alle provocazioni di alcuni giovani giallorossi. Da lì Chinè ha preteso che il giocatore si scusasse pubblicamente, cosa avvenuta con un lungo messaggio social il 10 giugno. Chinè ha anche appurato, attraverso una serie di audizioni, che i fatti non sono andati esattamente come descritto dalla Roma in più comunicati. Nessuno schiaffo, nessun pugno: Zaniolo avrebbe dato un paio di manate sul collo a uno dei due giocatori. I referti dell’ospedale – dove i due giallorossi Almaviva e Litti sono stati portati dopo l’incontro – non hanno evidenziato lesioni gravi né ferite. Tanto che uno dei due si è poi fatto immortalare 4-5 giorni dopo i fatti mentre giocava a padel”.
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“A Zaniolo era stato contestato l’articolo quattro del Codice di giustizia sportiva su lealtà e probità, ma anche quello per la condotta violenta, che prevede una sanzione di tre giornate di squalifica più ammenda. Avendo patteggiato prima del riferimento, ha già in partenza il 50% di “sconto” della pena. Il procuratore ha poi premiato la collaborazione totale nel corso delle indagini e il successivo pentimento pubblico (era già accaduto con Mourinho). Da qui si è arrivati alla sanzione pecuniaria di 15.000 euro. Chiaramente se in futuro il giocatore si rendesse ancora protagonista di episodi simili, la sanzione sarà pesante e non si potrà patteggiare perché recidivo”.