Lazio, dopo sei mesi sfrattato da Formello l’ex falconiere. Era stato licenziato a gennaio (Messaggero)

Bernabé non liberava spontaneamente l'alloggio che occupava ormai abusivamente, così il club ha deciso di intervenire. Ad ottobre arriverà il sostituto.

falconiere Fabiani

Db Auronzo di Cadore (Bl) 23/07/2021 - amichevole / Lazio-Triestina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Olimpia

La storia dell’ex falconiere della Lazio ha finalmente un epilogo (forse). Juan Bernabé è stato sfrattato e ora dovrà lasciare Formello dopo sei mesi in cui ha vissuto in un alloggio occupato abusivamente.

Sfrattato l’ex falconiere della Lazio da Formello

Il Messaggero scrive:

Si è chiusa nel modo più brusco la parentesi biancoceleste di Juan Bernabé. Andati a vuoto i relativi inviti di liberare spontaneamente l’alloggio “occupato senza titolo” a Formello, ieri mattina il club ha eseguito lo sfratto nei confronti dell’ex falconiere. Dall’interruzione del rapporto lavorativo erano passati 6 mesi, scaturiti da polemiche. La società confida di regalare un nuovo simbolo vivente da far volare prima delle gare interne a partire da ottobre. La scelta è tra due candidati per sostituire Bernabé. 

Bernabé si era chiuso dentro Formello e lanciava grida disperate

Ne scriveva il Corriere della Sera edizione Roma lo scorso 15 gennaio:

“Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha deciso di licenziare lo storico falconiere Juan Bernabé, nonché l’urologo Gabriele Antonini, che nei giorni scorsi lo ha operato inserendogli una protesi peniena.
Lo spagnolo, che da 15 anni vive presso il centro sportivo di Formello, sta invocando il perdono, ma il presidente sembra irremovibile. Per questo Bernabé nelle ultime ore si è chiuso nella sua stanza continuando a disperarsi, dando segni di profondo strazio. Si teme perfino per la sua incolumità”.

L’urologo Antonini ha cercato di contestualizzare l’accaduto, sottolineando che la pubblicazione delle immagini sarebbe stata un errore involontario del falconiere, forse dovuto agli effetti dell’anestesia e della terapia antibiotica a cui era sottoposto. «Bernabé voleva condividere la sua esperienza per sensibilizzare chi soffre di problemi simili ma non intendeva assolutamente rendere pubblico il contenuto. Purtroppo, un breve lasso di tempo è bastato perché le immagini venissero scaricate e diffuse senza il suo consenso».

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